venerdì 19 dicembre 2014

La collocazione di un Italia senza dignità è nel continente americano latino...

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ARBITRO GIOCATORE SINO ALLA 

FINE.

RE GIORGIO APPROFITTA DEGLI 

AUGURI DI FINE ANNO (E FINE 

QUIRINALE) PER DIRE CHE COSA 

BISOGNA FARE E CHE COSA NON 

BISOGNA FARE.

NON SI PUÒ FARE A MENO 

DINOTARE IL GRADO 

DI INTROMISSIONE POLITICA 

NELLA VITA DEL PAESE E DEI 

PARTITI.

INTANTO IL SUO SUCCESSORE E’ 

PREGATO DI EVITARE UNO 

SCIOGLIMENTO ANTICIPATO DELLE 

CAMERE.

QUINDI, HA MESSO IN GUARDIA 

DA 

UNA SCISSIONE “NEL PARTITO DI 

MAGGIORANZA RELATIVA”, CON 

UN’INTRUSIONE PESANTE NEL PD.

A QUESTO PUNTO QUASI NON SI 

CAPISCE PERCHÉ, GIÀ CHE C’ERA, 

NON ABBIA FATTO FILOTTO 

INTIMANDO AL RIBELLE RAFFAELE 

FITTO DI SMETTERLA UNA VOLTA 

PER TUTTE DI CONTESTARE QUEL 

SANTUOMO DI SILVIO 

BERLUSCONI.

I PARTITI CHE GLI CHIESERO IN 

GINOCCHIO UN SECONDO 

MANDATO A QUASI NOVANT’ANNI, 

PERÒ, SI MERITANO QUESTO E 

ALTRO.

Trecento giorni di governo Renzi, gli stessi di Letta.


Rapporto Debito/Pil peggiorato con Renzi
Imprese in crisi, 300 giorni di promesse e scarsi risultati
Disoccupati, con Renzi 156mila in più
Riforme, 144 i testi di legge di Letta contro i 119 di Renzi
Fiducie, vince Renzi 32 a 13
Fondi pubblici ai partiti, la riforma dimenticata
Il bonus da 80 euro di Renzi se lo ricordano tutti, a differenza dell’abolizione del finanziamento pubblico dei partiti, che porta la firma di Enrico Letta
Edilizia scolastica, i fondi risalgono al 2013
Leggi, con Renzi tempi più lunghi
Decreti attuativi, Renzi li taglia, ma ne produce di nuovi
Sondaggi, fiducia in picchiata per l’ex sindaco
Il nostro “capacissimo” Presidente non ne ha indovinata una: partendo da Monti e finendo con Renzi passando da Letta.

O meglio, ha fatto quanto gli hanno “consigliato” i suoi amici europei del Club Bilderberg, è passato su ogni italiano, senza remore, coadiuvato da un Parlamento vergognoso, attento solo ai propri utili, senza un moto d’orgoglio per la Patria.

Siamo proprio il paese dei “Masaniello”, la storia parla per noi, è inutile nasconderlo;
ha ragione Beppe Grillo, Napolitano dovrebbe costituirsi, altro che dimettersi,  invece continua a dare indicazioni ai figli scemi ora che dovrà abbandonare, parlando delle sue come le migliori scelte: questa è veramente la nazione di plastica che tutti conoscono, un agglomerato di gente  priva d’amor proprio, sempre governato da qualcuno, purché non fossero gli italiani.

I resoconti parlano chiaro, le scelte sono state aberranti, ma bastano due chiacchere, quattro promesse, un bonus qua, un regalino là,  e la storia continua.

Stativi buoni.

Roy