venerdì 29 luglio 2011

Il Tremonti del tramonto

Un ministro sopravvalutato che non ha saputo immaginare nulla di nuovo o di costruttivo, nonostante le premesse da grandeur di inizio legislatura, sopraffatto dalla sua tracotanza determinata dal valore aggiunto della condizione economica denunciata nei propri 740, si è schermito dalle accuse ricordandoci che i ricchi non hanno bisogno di rubare. Ci ricordava Gad Lerner, giornalista non proprio simpatico, che questo ‘intelligentissimo’ economista non si è mai accorto che l’amichetto Marco spendeva fin dal 2001 il suo nome per garantire appalti e utili. Sempre dall’alto del suo acume adesso sappiamo dove cercare i ladri, basta consultare i redditi ed appena troviamo un povero sapremo che se scrutato attentamente, sarà facile scoprirne la disonestà. E’ facile, solo non capisco, quindi, chi sono gli evasori? E i clienti dell’accorsato studio Tremonti che tentano di evitare accuratamente pagamenti fastidiosi, o lo sceicco Briatore denunciato per contrabbando di carburante ed evasione fiscale con le barche di proprietà utilizzate fittiziamente come noleggiate, o ancora le case regalate all’ex ministro Scajola…che significano? Bè non ci vuole molto per sbeffeggiare questo ministro da operetta, certamente disonesto intellettualmente e, pertanto, se tanto mi dà tanto….

Stativi buoni.

Roy

mercoledì 27 luglio 2011

Don Verzè santo o demonio?

Don Verzè escluso dalla gestione dell’ospedale dopo il ‘piccolo inconveniente’ di un miliarduccio di debiti. Il prete volante, ha anche l’aereo privato, s’inventa un espediente degno della più antica scuola clericale, quella, per intenderci, che ha permesso al governo della Chiesa di stare in sella per 2011 anni…! Pensate ai nostri che non riescono a superare l’anno e mezzo senza pericolo di caduta. Mario Cal, il suicida amministratore, ha fatto un bel regalo al prete in cravatta, se di questo si tratta, ma non voglio pensare …, si è addossato ogni colpa per l’ammanco miliardario, ed il buon don Mario, giacca e crocifisso…ringrazia. E allora che fa? Con un piede nella fossa non rinuncia a comandare, non potendo controllare più il complesso sanitario, impone immediatamente una modifica statutaria al CDA dell’università Vita e salute che, di fatto, gli attribuisce tutte le prerogative di nomina. Quindi i primari ed i componenti del CDA verranno designati personalmente dal manager in ‘odore di santità’: l’ospedale S. Raffaele sarà ostaggio di questo diavolo. Alla faccia del dolore per la perdita del suo fidato collaboratore, questo sant’uomo non se ne fotte di nessuno, ma si preoccupa di come uscirsene alla grande e non perdere il potere. Avete capito bene, questo prete di nome, ormai pateticamente alla disperazione, pur di riconquistare il reame, camminerebbe sul cadavere della madre. Spero che scoprano presto le sue colpe e lo mandino in galera, o almeno in un ospizio per disturbati mentali. Se li conosci li eviti mi disse un sacerdote parlando dei suoi colleghi.

Stativi buoni.

Roy

martedì 26 luglio 2011

Una politica gratuita

Non vuole essere una discriminazione che in tempi difficili potrebbe anche non essere capita: quando c’era la fame la gente si impegnava nei sacramenti o faceva il carabiniere. Abbiamo avuto preti senza vocazione e carabinieri pronti a sbarcare solo il lunario. Oggi parliamo di politici di destra e sinistra che inquisiti per gravissime imputazioni condizionano profondamente la res publica e ci trascinano in un baratro da cui difficilmente ne usciremo. Un milione e trecentomila persone praticano la politica professionalmente, come un mestiere qualunque, senza etica, alla continua ricerca del lucro ad ogni costo. Non c’è da meravigliarci se poi questa milionata di nulla facenti (pensate che Ciriaco De Mita non ha mai preso la patente, tanto c’eravamo noi a fornirgli auto ed autisti a vita) e tutto il sommerso che li circonda, portando l’economia italiana allo sfacelo con una spesa pubblica da paese del bengodi, non perora certamente i tagli o le riduzioni, anzi, aumenta continuamente prebende e stipendio, con scadenze drammaticamente periodiche, ed ironia della nostra triste sorte, sempre in occasione di irrigidimenti fiscali, cosiddetti lacrime e sangue, dei quali dobbiamo farcene carico noi. Ricapitolando: spendono senza ritegno, si pagano da se stipendi faraonici, non fanno niente di politico o socialmente utile, rubano alla grande e caricano sulle spalle delle famiglie italiane tasse, balzelli ed oneri: pensate che Tremonti aumenta i ticket e le accise sui carburanti mentre il suo amichetto Milanese provvedeva a derubarci. Togliamo gli stipendi, chi vuole fare politica se la deve pagare da se e se solo ci fosse un sospetto di azione illegale, sospensione dalla carica immediata.

Stativi buoni.

Roy

lunedì 25 luglio 2011

Il Fin..e intenditore.

Sono veramente meravigliato dal fatto che una persona dabbene come Giorgio Almirante, si circondasse di individui quali Gianfranco Fini. Come capo partito il buon Gianfranco non ne ha indovinate molte, non ultima quella di accorpare il suo partito, che ormai aveva raggiunto una propria dignità con percentuali che si aggiravano attorno al 15%, a quello che stava creando il marpione Silvio nostro. Dopo anni di sopravvivenza difficoltosa nell'arco costituzionale, Fini si fa abbindolare da un imprenditore che in pochi mesi va al governo...! Poteva mai concorrere in potenza e scaltrezza? Lui ha pensato che alla fine avrebbe prevalso la sua lunga militanza politica, professione acquisita da giovane, sull'inesperto e 'fortunato' uomo televisivo, ne avrebbe fatto un sol boccone. Ma il Gianfranco nazionale ha sopravvalutato se stesso, forse perchè si è sempre misurato con gente come Bocchino, ed ha incominciato a fare errori su errori, riuscendo ad annullarsi da solo. Oggi interviene con l'ennesimo autogol che nessuno raccoglie, proponendosi con i suoi giusti accoliti, Casini e Rutelli, quali membri di un governo di transizione insieme a Maroni primo ministro. Ormai è disperato e noi più di lui se ascoltiamo ancora tali stronzate.
Stativi buoni.

Roy

mercoledì 20 luglio 2011

La Grecia e le vacanze

E’ proprio vero, ogni popolo ha il governo che merita: la Grecia lo dimostra ancora una volta. Se i parlamentari hanno portato al fallimento l’economia ateniese, non c’è da meravigliarsi: i commercianti greci hanno pensato di strizzare i turisti ben bene, strategia utile perché con un veloce passa parola si eviti la vacanza nella Repubblica Ellenica. Se tanto mi dà tanto, non capisco, ora, perché gli abitanti della terra di Olimpia si ribellino al proprio governo per le scelte scellerate che li hanno portati alla bancarotta; loro non hanno altre idee se non quella di approfittare, quasi con acrimonia, dei turisti che per amore della loro terra e per dare una mano ad un popolo sfortunato, hanno scelto di spendere il proprio denaro nella terra del Partenone. Ma già, nella logica di chi non sa rinunciare alle proprie abitudini, cioè del presto e subito, questi signori ritengono di dover assolutamente ricostituire le casse, vuote per loro inefficienza, rapinando chi vuol dare una mano. Tutto il mondo è paese, abbiamo assoluto bisogno di grandi quantità di denaro, unica possibilità per dimostrare di esistere, alla faccia della solidarietà e della carità cristiana, fregnacce

per i perdenti.

Stativi buoni.

Roy

domenica 17 luglio 2011

L'Italia oligarchica

La nostra siamo sicuri che sia una democrazia?

“Forma di governo in cui la sovranità risiede nel popolo che la esercita per mezzo delle persone e degli organi che elegge a rappresentarlo”. (Lo Zingarelli)

Democrazia vuol dire poter scegliere, essere liberi di utilizzare le proprie decisioni in piena coscienza, significa vivere secondo le proprie aspettative senza infingimenti.

Noi non eleggiamo chi vorremmo, eleggiamo chi ci dicono di eleggere: la lista è bella e pronta, noi non ne possiamo far parte a meno che non siamo ‘del bottone’ come si dice. Io non sono libero di candidarmi nella lista che più mi piace, questa è pascolo dei capi, pertanto devo solo votare da pecorone chi mi viene indicato e poi andare per la mia strada, salvo subire le scelte e le decisioni dei governanti…auto eletti. Non venite ad obiettare che potrei presentare una mia lista, perché con gli sbarramenti non avrei speranza di rappresentanza, ed inoltre, con il premio di maggioranza, varrei come il due di bastone. Ed eccoci subire le leggi ad personam, gli spostamenti dei ministeri, l’aumento dei ticket sanitari, le continue impennate degli emolumenti dei parlamentari, i loro furti, la loro immoralità; noi zitti e muti se non vogliamo peggiorare. Se incominciamo a metterci di traverso con le Istituzioni, siano magistratura, pubblica sicurezza, enti, prima o poi ci chiudono l’emittente o il giornale se ci va bene, altrimenti potremmo fare qualche anno di carcere e se non siamo troppo sfortunati salveremo almeno figli e familiari. Pensate ad uno sostenuto come Santoro che alla fine ha ceduto e non è detto che sia finita e così per tanti altri che, immagino, ora vi verranno in mente. Signori, questa si chiama Oligarchia. Dovremmo diventare un popolo vero, con un po’ di sangue nelle vene e tanta dignità, un sostantivo quasi sempre addormentato da logiche incomprensibili.

Stativi buoni.

Roy

venerdì 15 luglio 2011

Aspettando...Tremonti

Aspettando Tremonti in manette subiamo l’ennesimo schiaffo da questo governo indegno. Chi ci salverà da questo signore legato mani e piedi alle associazioni che lo sostengono e che non gli consentono di dimenticare neanche per un secondo che gli interessi dei ricchi vanno difesi? Nessun taglio alla casta, alle spese vergognose di Ministeri ed Enti inutili, anzi la Lega provvede ad aprirne altri perché ormai è entrata appieno nell’orgasmo del potere. Quindi i meno abbienti, al solito, dovranno sostenere i benestanti, gli ospedali offriranno ticket così alti tanto da favorire le cliniche, i poveri raggiungono i 3 milioni di unità, il 13,8% degli italiani è alle prese con il minimo di spesa annuo uguale al 2009, il debito pubblico è salito a 1.897 miliardi di euro….!

Scontrarsi con la razza di chi ha è difficile, sono come dei malati cronici resi pazzi dalla sofferenza della patologia: anche se si accorgono che la nave affonda, si aggrappano al cofanetto dei gioielli che li porterà più velocemente sott’acqua. Veronica Lario, cotanta moglie di simil marito, esce dalla ‘sacralità’ del suo silenzio per essere vicina a Silvio condannato a pagare 560 milioni di euro, forse capaci di ridurre il suo vitalizio. I soldi ‘uber alles’, altro che solidarietà, li prendiamo al sociale, scuole, asili, servizi per gli anziani, ma giammai dalle tasse di chi ha: al contrario di quanto descrive Gesù nel Vangelo, chi ha avrà ancora di più, mentre perderà quello che non ha proprio chi non ha. Sono disgustato dal ministro con la erre moscia, attento a favorire ‘l’amichetto’ Marco, ma insensibile alle esigenze di un paese sofferente da tempo; se non bastasse, la Fiat vende ad un imprenditore chiacchieratissimo qual è Massimo Di Risio, in seri problemi con la Guardia di Finanza, la IRISBUS intanto chiude e 700 famiglie soffrono: ma a loro non interessa.

Stativi buoni.

Roy

mercoledì 13 luglio 2011

La Irisbus costruisce in...Francia

La Fiat chiude la IRISBUS in Irpinia e fa realizzare una commessa di 65 autobus per Torino in…Francia! E’ illegittimo, la IRISBUS italiana aveva accordi secondo i quali le richieste nazionali sarebbero state evase in Italia. Lo stato italiano disattento e colpevole si preoccupa dei € 560 milioni che dovrà pagare Fininvest, anzi gradirebbe colletta per aiutare il povero primo ministro. Marina Berlusconi, riporta il corriere della sera, è ancora furiosa. Io sono furioso con questi delinquenti che ci governano, se ne fottono se circa 700 famiglie saranno in mezzo alla strada a breve; la maggioranza è impegnata sul caso Papa o su quello Milanese, per non parlare di quella rogna ormai già avvizzita del caso Bisignani, povero faccendiere al servizio di tutti che si faceva il culo intercettando direttamente dal suo computer scritti e parole. Viviamo in un mondo di pazzi: Briatore, ex geometra che scappava per non restituire prestiti di lire 100.000, oggi viene intervistato nel suo locale in Sardegna dove vende un bottiglione di champagne a € 40.000,00, ed intanto evade il fisco utilizzando beni e carburanti di contrabbando. Non voglio ripetermi con i nomi di tutti gli inquisiti o dei nuovi che immancabilmente ci saranno, penso al moscio Tremonti, il problema è che il ricambio è inattuabile perché i nuovi, se possibile, sarebbero peggio: pensate che nella tragica situazione economico finanziaria italiana, l’opposizione è pronta a chiedere le elezioni appena approvata la manovra salva Italia, o almeno che si cambi il capo del governo…? Ma dove vivono? O sono idioti o talmente in mala fede che pur di provare l’orgasmo della sconfitta di Berlusconi se ne fottono che la borsa italiana farebbe un tonfo così profondo da invidiare la Grecia o l’Irlanda. Ma dove nascono i politici con le palle, magari anche leggermente onesti? Una repubblica delle banane, la nostra, che ogni tanto si agita e chiede rispetto, vedi il caso Battisti, o tutte le volte che qualche paese ci ha trattato come meritiamo: gli USA in primis, non ultimi i francesi o i tedeschi nelle scorse vicende prontamente metabolizzate da Frattini nostro. Il rispetto si guadagna nel tempo, e noi, purtroppo, non riusciamo proprio a meritarlo.

Stativi buoni.

Roy

martedì 12 luglio 2011

Il fallimento dell'Italia

Le bugie hanno le gambe corte, eravamo usciti dalla crisi per la bontà dei risparmiatori italiani, per la solidità delle nostre banche che a differenza di quelle estere avevano fatto un buon lavoro, e tante altre balle per allocchi alle quali ha creduto chi voleva crederci. Il governo ha operato bene, siamo stati sfiorati ma è passata, ha asserito con enfasi più volte Berlusconi, siamo i più bravi, i più belli,….: a volte Silvio nostro mi pare scemo. Se questo grande…imprenditore ha saputo inventarsi un’altra Italia in 17 anni di lusinghe e falsità, i nodi purtroppo per noi, sono venuti al pettine, non c’è Tremonti che tenga, anzi attendo che lo incarcerino e buttino la chiave, questo super ministro che di extra c’ha solo le schifezze che ha fatto con l’amichetto Marco. Taglia tutto quanto non dovrebbe pur di lasciare intatto il patrimonio dei suoi colleghi ed i ricchi come lui: non dimentichiamoci che è uno dei primi contribuenti italiani. Immaginate se possa pensare di tassare se stesso, tassa la cultura, che non si mangia come ha asserito, i servizi sociali, quindi la povera gente, la sanità, le pensioni, ma non quelle dei ricchi, e così via. La finanziaria di lacrime e sangue parla di noi, precari, impiegati, pensionati, disoccupati: giammai delle auto blu, degli uffici con segreteria ancora esistenti per gente che è stata in Parlamento. La Pivetti ha ancora un telefono, una segretaria ed un ufficio a disposizione alla Camera. Vorrei sapere perché questa gente, che è la più ladra della terra, che lavora meno di chiunque, che non ha un minimo di dignità, debba avere simili prebende e, badate bene, nessuno, Di Pietro, Bersani, Casini, Brunetta e qualunque collega del Senato o della Camera ha mai disdegnato gli aumenti infami che continuano a deliberare con scadenze periodiche delle quali è difficile conoscere le date.

Stativi buoni.

Roy

sabato 9 luglio 2011

L'odore dei politici

Più si sale e più aumenta il fetore: bella frase che pronuncia il padrino nel film omonimo. Ora se volessimo cercare qualche politico non coinvolto in nulla, dovremmo organizzare una lotteria. Non c’è nessuno esente, scavare anche superficialmente, porta a scoprire di tutto: D’Alema, Tremonti, l’amico di Bersani…tutti. E’ uno schifo che non se ne può, la magistratura non fa a tempo a chiedere un’autorizzazione a procedere per Papa che ne esce una per Milanese: questo, stranamente unito al Ministro del Tesoro, giudicato un emerito incapace quando è stato coordinatore PDL nella provincia di Avellino, è un furbacchione di tre cotte; forse aveva un disegno preordinato con il suo amico Cosentino per rimanere sempre loro riferimenti certi con cui instaurare rapporti di ‘lavoro’. Mani pulite, l’ ho già scritto, era un giochetto per novizie, il bello doveva ancora arrivare, ed ecco che con il disinteresse totale del buon Silvio, in altre faccende affaccendato, come si dice, questi galantuomini dalla faccia come il culo si vendono l’Italia.

Stativi buoni.

Roy

giovedì 7 luglio 2011

La IRISBUS ed il governo

La decisione di chiudere la Irisbus ad Avellino nella valle dell’Ufita, improvvisamente e vigliaccamente, rende chiara se ve ne fosse ancora bisogno che la strategia di Marchionne, ampiamente anticipata dalla FIOM alla quale nessuno credeva, oggi svela il suo vero volto fallimentare. Ora vediamo quale insanabile crisi percorre la FIAT del canadese, chiude l’unica fabbrica di autobus italiana. Alla faccia di tutte le puttanate che solo un anno fa l’azienda propalava ai sindacati: nuovi impegni finanziari, nuove linee di produzione, estromissione delle solite teste calde che tanto indispongono il grande conduttore italo canadese. Nulla di tutto questo, era semplicemente una balla. Questo signore col girocollo, con la complicità di un governo strafottente e vile, capace solo di picchiare i no tav della Val di susa, senza alcuna strategia e volontà, abbandonerà le cose italiane al proprio destino. Noi staremo a guardare invece di occupare le fabbriche, assumere di nuovo i cassintegrati, dare ‘carta e penna’ ai progettisti per produrre nuovi modelli tali da rilanciare l’attività alla stregua di Volkswagen o BMW. Il canadese se ne vada in America, noi non ce lo meritiamo.

Stativi buoni.

Roy

Mai un governo così in basso

Berlusconi è la menzogna vivente, ci ha turlupinati per quasi venti anni, ed ora spudoratamente continua senza ritegno oltraggiando ad oltranza. Pare abbia perduto oltre al pudore anche il senso della misura; non riesce a capire quando il vaso è colmo, quando è il momento di fare marcia indietro e chiedere scusa, e continua, continua.......Ormai tutti hanno perso la bussola, la Lega va a ruota libera, salvo poi rimangiarsi quanto ha detto due minuti prima, Tremonti chiama cretino Brunetta, il sindaco Alemanno contraddice tutto e tutti, La Russa viaggia a vista, Bossi ve lo risparmio...e così via.Bersani al momento di dare fondo ad una succulenta opportunità di battere il governo ed eliminare le Province, fonti di spreco ed inconsistenza, dando una seria mano agli italiani che con l'ultima finanziaria sono crocifissi, ha votato con i berluscones per difendere la casta e qualche posto al sole. Ma come abbiamo fatto ad imbarcarci con questi, oggi sulle televisioni anche un signor nessuno come Marco Milanese nostro, di Cervinara - Avellino, ha i suoi scheletri nell'armadio: Bentley, Ferrari, case e chi più ne ha.....Non hanno un briciolo di moralità; i soldi, il potere, il sesso, meglio se omosessuale, l'inganno, la truffa e tutto quanto di più turpe fa curriculum. Guai a non essere vili o falsi, non si è capaci di stare al mondo, si è degli stupidi esistenzialisti.
.....distruggiamoli.

Roy

domenica 3 luglio 2011

La Tav e gli eroi

Gli eroi della No Tav: forse non lo sono ma certamente non lo sono i poliziotti che li assalgono. Ogni genere di Istituzione ha condannato i cittadini della Val di Susa che si ribellano a chi vuole distruggere il proprio territorio in nome del progresso ad ogni costo. Questa povera gente che fino a qualche tempo fa agognava di poter condurre serenamente la propria esistenza di lavoratore nella sua terra, si trova in condizione di terrorista come l’ha definita un’ameba qual è il parlamentare Napoli; ha osato mettersi contro il potere che ha deciso di oltraggiare la sua terra per meri conti economici, questa volta risoluto a cambiare fisionomia geografica ed ambientale ad un territorio che ha fatto della bellezza della natura la sua bandiera. La decisione di raggiungere il risultato ha visto, come un sol uomo, ogni rappresentante di governo e d’opposizione, il Presidente Napolitano e tutti i manichini che giacca e cravatta imperversano a Roma ed intorno alle Istituzioni, fare corpo per debellare quella manica di disperati che nulla ha da guadagnare se non continuare a vivere. Tutti gli altri invece guadagnano: guadagna il poliziotto che picchia per soldi, non perché è un eroe, guadagnano i burocrati che hanno deciso di effettuare l’opera, le imprese, gli operai, i maneggioni, guadagna Bersani che con il suo vestitino pulito condanna la violenza, guadagna Berlusconi che continuerà ad ingigantire il proprio patrimonio, guadagnano i giornali e le tv. I ribelli non guadagnano certamente, anzi perdono tutto, dignità, lavoro, affetti, la libertà e la vita. Questo Stato forte con i deboli e debole con i forti adotta sempre la stessa vile strategia: decisione contro i poveri emigranti, atteggiamento pilatesco con il problema rifiuti, assolutamente operativo quando deve difendere sporchi interessi di parte. Io sono con la gente che orgogliosamente non accetta imposizioni ingiuste ed oppressive, che difende con i denti la sua terra, i suoi figli, il suo futuro.

Stativi buoni.

Roy