sabato 13 febbraio 2016

Lo squallore di quest'Italia sottomessa, è un marchio di fabbrica...



COSI' LUTTWAK DA' LA SUA PARTECIPAZIONE AI FUNERALI DI GIULIO REGENI.

"L’ITALIA NON DEVE DIRE NIENTE, AL SISI È UN BALUARDO CONTRO IL TERRORISMO - POI SE UNO FA COSE PERICOLOSE SI ASSUME DEI RISCHI. 

MAGARI LO HA UCCISO UN AMANTE...”

“Quando io prendo un rischio non chiedo a un intero governo di compromettere i suoi interessi per quello che succede a me. 

Non chiedo al governo di prendersi delle responsabilità se muoio. 

Il governo egiziano ci sta proteggendo, è l’unica barriera fra noi e un’anarchia libica. Spero che l’Italia non dica nulla e non faccia nulla”… -

Non stia in pena il politologo in odore di Cia, l'Italia come è suo costume, non farà un bel niente, ma almeno ci dia la possibilità di ringhiare sperando che nessuno ci prenda sul serio.

Capisco che ormai tutto debba trascendere la decenza delle espressioni e buttato sul sesso, però non mi pare che gli Usa abbiano mai condiviso la sua filosofia di vita, ed anzi, se fosse capitato un caso fucilieri o questo del povero Giulio, fuoco e fiamme si sarebbero sprigionate dai ministeri americani, fino ad arrivare ai colpi di mano di cui la storia ci insegna.

www.ilbollettinoirpino.blogspot.it

Quindi è inutile che ci impartisca lezioni, abbiamo capito che Obama comanda  e Matteuccio esegua, ma ci lasci almeno proclamare "siamo tutti Giulio" e sfilare con la solita fiaccolata inutile ed offensiva. 

A noi piacciono le chiacchiere, e modestamente, Renzi è un campione, e le manifestazioni: sono così aggreganti...!

Stativi buoni.

Roy