sabato 11 luglio 2015

Alexis Tsipras, un traditore ben pagato...


NON “SYRIZA” PIÙ.

I DURI E PURI DEL PARTITO DI TSIPRAS CONTESTANO IL PREMIER:

“HA FATTO UNA COSA INCOMPATIBILE CON IL NOSTRO PROGRAMMA. È UN ALTRO PIANO DI SALVATAGGIO CON MISURE ANCORA PIÙ DURE. È LA SOLUZIONE PIÙ UMILIANTE”

Quel che non torna nel conto di Tsipras è proprio Syriza, spaccata molto più del dato numerico dei cinque parlamentari che hanno presentato una mozione dove si chiede l’addio immediato all’euro e il ritorno «alla sovranità nazionale» e dell’ex ministro dell’Economia Yannis Varoufakis…

E’ incredibile il giro di valzer di Alexis Tsipras;

lo abbiamo osannato, celebrato, acclamato, e lui che fa…?



Indice un referendum per chiedere direttamente al Paese, con uno spiccato spirito democratico, profondamente ed appassionatamente consequenziale ad una tradizione culturale, che ha fatto della democrazia il vernacolo del mondo civile, se accettare o no le assurde richieste da cravattari, di Merkel e compagni!

Vince e festeggia il consenso “bulgaro” ottenuto, alla faccia di un Europa usuraia senz’anima, lasciandoci un sapore di “new deal” umanizzante: niente di più falso, il mondo dei bifronte e degli opportunisti, ci pervade, lasciando ancora una volta quel senso di smarrimento e solitudine che colpisce gli idealisti, ormai esclusi dai tempi.

 www.ilbollettinoirpino.blogspot.it

Varoufakis si è dimesso per non lasciare alibi di stupida incompatibilità  alle sanguisughe; 

non pensava, o forse  sapeva che le “palle” di Alexis erano ad orologeria,  tempo che purtroppo…era scaduto.

Stativi buoni.

Roy