venerdì 4 novembre 2011

Ma che squallida Italia

Così, alla fine, siamo arrivati al dunque: il berlusconismo finisce amaramente e vergognosamente, ma non da solo, ci porta nelle fogne insieme a lui.
Avevamo puntato su un uomo nuovo che avrebbe dato una sferzata alla politica becera ed arroccata su tristi abitudini di clientela e cappelli in mano, avevamo dato un calcio all'italietta degli intrallazzi, delle tangenti, dello squallore: siamo caduti dalla padella alla brace. Ieri, nella conferenza stampa dopo G20, il cavaliere non ha avuto altro di meglio da dire che in Italia si sta bene, non c'è crisi, i ristoranti sono pieni...? Immediatamente dopo deve ammettere che dovremo 'certificare' la nostra azione di governo, ma badate bene, non è un commissariamento, nooo..., l'abbiamo chiesta noi questa sorta di istitutori che ogni tre mesi ci faranno le pulci, non è un monitoraggio, offensivo, secondo il nostro, ma...una certificazione...! Il viagra, il cialis, o qualunque altro ausilio prenda questo tristissimo ometto, gli ha corrotto il cervello: ieri sragionava più del solito, pensava, infatti, mentre era seduto con i 20, chi mai fosse migliore di lui in Italia: nessuno! Lui è il più bello, il più alto, il più giovane....
Siamo alla farneticazione; Gheddafi, il primo ministro iraniano e qualche altro fuori di testa del pianeta gli fanno un baffo; noi, intanto, non sappiamo che pesci prendere: se dobbiamo attestarci su Bersani, Casini, Vendola o Fini, bè non ci resta che piangere.
Stativi buoni cari commisariati.

Roy.