giovedì 19 febbraio 2015

La Libia la ignoriamo perché potremmo ridiventare fascisti...?

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Stamattina Michele mi ha detto: finché ci sarà da mangiare, gli italiani non si ribelleranno mai…

E’ vero, se ci pensate, non avendo una tradizione da “cuor di leone”, ci abbindolano, ci turlupinano, c’abboffan’e chiacchiere, e noi facciamo finta di crederci ora per elemosinare un bonus, ora perché andare in guerra per una Patria che non ci rappresenta, è l’ultimo dei pensieri.

E allora aspettiamo l’Onu, abbiamo sempre bisogno di un padrone, e ne abbiamo tanti, mentre ci entrano in casa.

I servizi segreti inglesi e egiziani ci avvertono che tra gli immigrati sui barconi potrebbero esserci terroristi, e che gli stessi natanti potrebbero essere colmi di esplosivo, ma noi aspettiamo che ce lo dica Obama o qualche altro: quando mai gli Usa si sono soffermati ad aspettare che ne pensasse l’Onu che fra l’altro avanza parecchi dollari proprio da loro.

Abbiamo il ministro (minuscolo) Gentiloni che si mette a fare il buffone in Parlamento dichiarando sfaceli senza averne donde, per poi ritirare ed anzi dire il contrario;

poi c’è il ministro dell’Interno, Angelino,  che non “crede” che ci siano terroristi nei gommoni provenienti dalle coste libiche (?), infine Pinotti, che senza Gianni, sconfessa Gentiloni invece di zittire.

Siamo messi benissimo;

Matteuccio, dal canto suo, dopo aver preso ordini da Merkel, si sporge dai banchi e ci raccomanda di non diventare isterici (?)…

Siamo proprio una bell’Italia, quella del Job Act (gli hanno imposto anche il nome, canonicamente in inglese) che l’Ocse approva: e volevo vedere…!

Stativi buoni.

Roy