venerdì 25 maggio 2012

Il Sud in più


Il governicchio Napolitano /Monti/Berlusconi ha partorito l’ultima perla, escludendo le Regioni del sud dalla compensazione dei crediti delle imprese, violando, altresì, le norme comunitarie.

Non mi viene da dire nulla sulla singolarità dell’azione: attentissimo a rispettare i dettami Merkel/Sarkosy, imponendoci un’azione disruttiva e vergognosa di tasse antiche, di memoria andreottiana o fanfaniana, perché consona alle esigenze bancarie, sbadato quando ‘i cazzi’ non coincidono. Vorrei, a questo punto, stigmatizzare il comportamento del Vate Giorgio, napoletano di nome e di fatto, che, dall’alto dei suoi € 300 mln annui di costo per gli italiani, dinanzi ai veri interessi, muoia Sansone e tutti i Filistei: se ne fotte altamente dei problemi del quotidiano. Ma già, lui è per le frasi importanti, per il pensiero profondo che tutti, ma specie i giovani ai quali spesso si rivolge, fanno proprio, alla stregua dei proverbi. Oggi il buon Presidente della Campania, Stefano Caldoro, berlusconiano di ferro, si lamenta della ‘schifezza subita’, definendola atto ‘criminale’…? Ma di che o di chi si lamenta? Perché non si dimette? Perché non lascia il PDL che sostiene il Governo? Il fatto è che non ha palle, o meglio, è tanto figlio di puttana che fa un colpo al cerchio ed uno alla botte, così tutti contenti. Bé, mi ripaga l’intervento del nuovo Presidente di Confindustria, Squinzi, deciso, concreto, coerente. I tempi, grazie a Dio, stanno cambiando, le merde hanno le ore contate, anche se in Campania le ore sono sempre più lunghe del resto d’Italia.

Stativi buoni.

Roy