lunedì 30 maggio 2011

Milano e Napoli alla sinistra

Non sto a guardare la filosofia stantia dei vari 'analisti': Quagliariello, La torre, Finocchiaro o del sottosviluppato in ogni senso...Bocchino...? Il fatto che mi colpisce è che forse gli italiani non sono poi tanto stupidi; a Napoli hanno voluto per ben due volte sperimentare Bassolino e il 'soprano' Rosa Russo Iervolino, poi, finalmente, dopo il '...e che mi chiamo Pasquale' di Totò, hanno intuito che 'a stronzi eravamo al completo', hanno metabolizzato che essere di destra non dava patenti d'infallibilità, ed anzi i napoletani tutti ringraziano gli 'esimi campioni' Caldoro e Cesaro, eletti alla Regione ed alla Provincia, impareggiabili successori dei banditi che li hanno preceduti: l'azione inconsistente sulle problematiche campane dei due presidenti, ha immediatamente affossato qualsiasi legittima aspettativa. Milano ha fatto altrettanto, salutando con il classico pernacchio un sindaco uscente che se aveva ancora qualcosa di insulso da dimostrare, l'ha fatto compiutamente con l'oltraggio di una campagna elettorale vergognosa. Hanno perso alla grande, spero che facciano tesoro dell'umiliante sconfitta e spariscano per sempre dalla vista di noi poveri mortali. De Magistris si è scontrato con logiche di partito: l'idv stesso, non avrebbe voluto vederlo vincitore, il PD ha dovuto abbracciare la causa per non uscire perdente su ogni fronte, visto che aveva già perso alle primarie in Lombardia: ha tentato di piazzare il proprio candidato, ma Napoli ha risposto diversamente; la città partenopea, vittima ed ostaggio nella storia di prepotenze ed invasioni, ha imposto tutta la prerogativa alla scelta, quella stessa che la politica ha voluto fare propria, per evitare candidature malavitose diceva il Ministro Rotondi, altro bell'esempio di opportunismo cazzistico, negandoci il sacrosanto diritto democratico e civile di votare chi ci pare. Napoli ha risposto per le rime, i caporioni credo che debbano fare ammenda e meditare sull'avvertimento.
Stativi buoni.

Roy

Daniela Melchiorre sottosegretario offeso

Per me la colpa è sempre e solo di Berlusconi.
Il cavaliere ha condizionato e pervertito le menti parlamentari e degli italiani, ci ha reso dei mostri incapaci di essere umani dotati di pudore ed intelletto: le schizzofrenie comportamentali hanno generato nuove, ma non credo migliori, componenti elaborative cerebrali. Patologie pruriginose mentali hanno colpito un pò tutti, chiunque si trovi in politica non riesce a sfuggire a logiche mai esistite che vanno dall'aberrazione sessuale a quella ideologica; lo sforzo pare sia quello di rappresentarsi il più possibile 'sui generis', fuori da qualsiasi schema preordinato, assolutamente imprevedibile.
Tutto ed il contrario, se possibile, di più. L'illustre sconosciuta ex magistrato, Melchiorre, non a caso emulando nel cognome il Re che portava la mirra, resta imbalsamata dal suo stesso profumo di leguleia, prima affezionata al Primo Ministro contro i suoi ex colleghi, poi affezionata al suo ex ruolo di magistrato che però ha sostituito con quello di parlamentare, domani chissà cosa. Però c'è una ragione per tutto, la si trova sempre, tutti hanno la propria ragione: il paranoico, il killer, il ladro, lo stupratore...il politico. La ragione c'è, bisogna capirne l'universalità.
Stativi buoni.

Roy