giovedì 24 novembre 2016


Anche ieri sera il capo del governo era in televisione: Porta a Porta è il salotto esclusivo per chi debba essere leccato.

Lo è stato Berlusconi, lo è Matteo Renzi: Bruno Vespa, ormai senza pudore, è diventato il vessillo della asservimento al politicamente corretto, donando la sua proverbiale saliva a chiunque abbia il potere di favorirlo.

Un lacchè pronto a fare domande concordate che il ragazzotto di Rignano utilizzava per perorare instancabilmente, questa causa referendaria che ha assunto dimensioni grottesche, tanta è l'ansia perché venga accolta.

Qual è il significato di queste riforme che dovranno segnare storicamente l'esclusione per sempre del suffragio universale?

L'articolo 55 della Costituzione viene cambiato e fra le altre cose indica che il Senato ...partecipa all'attuazione delle politiche europee...(?)

Il senato italiano deve attuare per forza i dettami europei..?

Articolo 57
i Consigli regionali e i Consigli delle Province autonome di Trento e di Bolzano eleggono, con metodo proporzionale, i senatori fra i propri componenti e, nella misura di uno per ciascuno, fra i sindaci dei comuni dei rispettivi territori. (?)

I cittadini, quindi,  sono esclusi dal voto, e non si capisce quando o a quale distanza da Roma, sindaci e consiglieri, magari in odore di mafia o semplicemente indagati, acquisiscano l'immunità;

 perché, inoltre,  la Val d'Aosta che conta poco più di 100.000 abitanti, debba avere due senatori come la Liguria che di abitanti ne ha un milione e mezzo..?

Ma diventa intrigante questo nuovo senato, nel momento in cui, dopo aver deciso tra i vari astanti un procedimento, qualche regione o comune, cambi amministrazione, e quindi i nuovi senatori che entreranno, dopo un periodo temporale ovviamente lungo, altro che velocità, potranno affossare tranquillamente il lavoro effettuato..!

Non è peregrina questa possibilità, visto il numero di comuni italiani, se non vogliamo parlare delle regioni, e il problema potrebbe diventare ripetitivo, o no...?

Insomma, uno per uno, i nuovi articoli della Costituzione che Renzi e compagni vorrebbero cambiare, sono attaccabili, ma sembra che la gente, o almeno certa gente,  non sia capace di capire le assurdità che vogliono far passare per il nuovo, senz'altro  migliore.

Possiamo cambiare la vecchia Mercedes che funziona, con una nuova Fiat: non crediamo che sia stato un affare. 

La guerra senza esclusione di colpi che Renzi ha dichiarato, ha un suo fine ben delineato: il potere all'oligarchia.

Più volte, lor signori, si sono fati sfuggire il disprezzo per il voto popolare: Giorgio Napolitano, portabandiera in Italia del cosiddetto Ordine Mondiale, progettato e messo in atto dal Club Bilderberg, Maria Teresa Meli del Corriere o Rondolino dell'Unità, il giornale personale di Matteo Renzi, si sono spesso scagliati contro il suffragio universale, vera iattura.

Embè, cari italiani, pensateci bene il prossimo quattro dicembre; 

avremo la possibilità di rispondere con forza a questi personaggi alla Il Codice da Vinci di Dan Brown, per ritornare finalmente, alla sovranità nazionale e non alla sudditanza, che un parlamento formato dal capo del governo e quindi succube in tutto e per tutto, determinerebbe.

Stativi buoni.

Roy

Anche ieri sera il capo del governo era in televisione: Porta a Porta è il salotto esclusivo per chi debba essere leccato.

Lo è stato Berlusconi, lo è Matteo Renzi: Bruno Vespa, ormai senza pudore, è diventato il vessillo della asservimento al politicamente corretto, donando la sua proverbiale saliva a chiunque abbia il potere di favorirlo.

Un lacchè pronto a fare domande concordate che il ragazzotto di Rignano utilizzava per perorare instancabilmente, questa causa referendaria che ha assunto dimensioni grottesche, tanta è l'ansia perché venga accolta.

Qual è il significato di queste riforme che dovranno segnare storicamente l'esclusione per sempre del suffragio universale?

L'articolo 55 della Costituzione viene cambiato e fra le altre cose indica che il Senato ...partecipa all'attuazione delle politiche europee...(?)

Il senato italiano deve attuare per forza i dettami europei..?

Articolo 57
i Consigli regionali e i Consigli delle Province autonome di Trento e di Bolzano eleggono, con metodo proporzionale, i senatori fra i propri componenti e, nella misura di uno per ciascuno, fra i sindaci dei comuni dei rispettivi territori. (?)

I cittadini, quindi,  sono esclusi dal voto, e non si capisce quando o a quale distanza da Roma, sindaci e consiglieri, magari in odore di mafia o semplicemente indagati, acquisiscano l'immunità;

 perché, inoltre,  la Val d'Aosta che conta poco più di 100.000 abitanti, debba avere due senatori come la Liguria che di abitanti ne ha un milione e mezzo..?

Ma diventa intrigante questo nuovo senato, nel momento in cui, dopo aver deciso tra i vari astanti un procedimento, qualche regione o comune, cambi amministrazione, e quindi i nuovi senatori che entreranno, dopo un periodo temporale ovviamente lungo, altro che velocità, potranno affossare tranquillamente il lavoro effettuato..!

Non è peregrina questa possibilità, visto il numero di comuni italiani, se non vogliamo parlare delle regioni, e il problema potrebbe diventare ripetitivo, o no...?

Insomma, uno per uno, i nuovi articoli della Costituzione che Renzi e compagni vorrebbero cambiare, sono attaccabili, ma sembra che la gente, o almeno certa gente,  non sia capace di capire le assurdità che vogliono far passare per il nuovo, senz'altro  migliore.

Possiamo cambiare la vecchia Mercedes che funziona, con una nuova Fiat: non crediamo che sia stato un affare. 

La guerra senza esclusione di colpi che Renzi ha dichiarato, ha un suo fine ben delineato: il potere all'oligarchia.

Più volte, lor signori, si sono fati sfuggire il disprezzo per il voto popolare: Giorgio Napolitano, portabandiera in Italia del cosiddetto Ordine Mondiale, progettato e messo in atto dal Club Bilderberg, Maria Teresa Meli del Corriere o Rondolino dell'Unità, il giornale personale di Matteo Renzi, si sono spesso scagliati contro il suffragio universale, vera iattura.

Embè, cari italiani, pensateci bene il prossimo quattro dicembre; 

avremo la possibilità di rispondere con forza a questi personaggi alla Il Codice da Vinci di Dan Brown, per ritornare finalmente, alla sovranità nazionale e non alla sudditanza, che un parlamento formato dal capo del governo e quindi succube in tutto e per tutto, determinerebbe.

Stativi buoni.

Roy