sabato 6 marzo 2010

l'arroganza della destra

Non basta desiderare fortemente qualcosa perchè questa sia giusta: la libertà di cui si straparla nel PDL è il libertinaggio di sentirsi autorizzato a fare quello che più piace o serve.

Il potere ci spinge all'arroganza ed alla prevaricazione, il Silvio nazionale arriva a minacciare il Capo dello Stato che fa propria un'istanza di cui avrebbe fatto volentieri a meno e..firma, ma è una persona anziana, stanca di doversi confrontare continuamente con la pochezza di una politica becera e frammentata, con uomini pubblici di basso spessore: arroganti figli di puttana che si ergono a potenti perchè spalleggiati da poteri forti che li coprono e li proteggono.

La sinistra italiana da quando ha perso i propri riferimenti, si barcamena cercando di trovare il bandolo della matassa, dimenticando che non c'è più la matassa e quello Stato padrone che difendeva quando il potere era nelle sue mani l'ha travolta.

Da carnefice a vittima, pronta ad ergersi ancora più spietatamente carnefice di prima se solo ne avesse la possibilità;
per questo non dobbiamo avere nostalgia di nulla, purtroppo, perchè a volte si scopre che il povero o bisognoso che accudiamo, non farebbe altrettanto per noi.

Qualche mese fa sulla TV italiana, fu trasmesso un servizio sui lavatori di parabrezza ai semafori: un giornalista RAI travestito non è mai riuscito a trovare un proprio spazio perchè cacciato anche con violenza dai propri " colleghi" che alle sue preghiere di aiuto rispondevano sprezzanti che non avevano alcun interesse perchè vivesse o morisse..!

Dobbiamo sapere bene che chi fa politica non ha interessi umanitari ma solo di tornaconto, chi accusa la nefandezza, in politica, lo fa perchè vorrebbe trovarsi al posto dell'altro e quindi distruggerlo per trovare il proprio spazio, le proprie occasioni: ma pensate che Di Pietro sia un santo?...Avete visto come ha coperto il figlio truffaldino, forse capace di esserlo proprio perchè papà Tonino lo copriva o peggio lo utilizzava...chi lo sa.

Il trio Berlusconi, Letta e Bertolaso, con i propri amichetti, figli e signorine al seguito si divide la torta che quando sta per finire ricrea, sempre più grande, sempre più appetitosa...ma noi al posto loro che faremmo...ah saremmo giusti, integerrimi...non credo, l'appetito vien mangiando e se ho messo gli occhi su un affaruccio interessante, prendo solo in prestito...ma poi li restituisco...

Ma dai. E' come quando il giocatore perde e chiede soldi al tavolo pur sapendo di non avere altro della speranza che la ruota giri.

Il punto è che dovremmo resettare, ricominciare daccapo con persone che ancora non sono diventate "figli di zoccola" e dopo un pò liberarcene perchè stavano per diventarlo.

Come si fa con i Questori, i Prefetti o i Comandanti delle Caserme: si avvicendano prima che arrivino ad essere troppo integrati nel territorio.

Vogliamoci bene.
Roy