sabato 8 gennaio 2011

Salerno e De Luca

Salerno è la città campana più avanzata; una amministrazione che da anni stila progetti di sviluppo e di vivibilità con risultati egregi riconosciuti da tutti. Già qualche anno fa stagisti di amministrazioni del nord hanno studiato il fenomeno per loro magico, vista la scarsa considerazione per tutto quanto meridionale; eppure sappiamo che le intelligenze sudiste hanno sempre imposto il proprio pensiero in qualsiasi contesto mondiale ed in ogni settore. Un sindaco determinato e serio ha cambiato radicalmente la fisionomia della città, ha voluto ed ottenuto che Salerno diventasse punto di riferimento come, d'altronde, è giusto che fosse con quella strabiliante realtà limitrofa conosciuta in tutto il mondo: la costiera amalfitana e sorrentina. Il Natale con la coreografia curata di quest’anno, insieme alle occasioni di interesse collettivo, ha fatto la differenza; nulla frena la continua evoluzione del capoluogo del cilento: De Luca, forse prima dell’analista francese Fitoussi o dell’inglese Jil Matheson, ha capito che gli indici misuratori del benessere o del progresso assoluto di un paese, non possono risolversi nel decimale del Pil: anche i voti per stabilire il valore di uno studente vanno da uno a dieci o addirittura da 18 a 30. La gamma di variabili va allargata; il benessere psico fisico, comportamentale, politico, sociale oltre naturalmente all’istruzione, la salute, le reti sociali e via così. I governi disattenti perché formati da benestanti agevolati in tutte le condizioni, non tengono conto di tutto ciò e quindi si attendono solo risultati economici che poi consentano di organizzarsi per una migliore vivibilità: non è così, De Luca lo ha capito, dove non esiste una sicurezza economica, crea le condizioni intelligenti per iniziarne una. Questo sindaco è una risorsa e prego Dio perché regali anche a noi una possibilità-

Stativi buoni.

Roy

W l'Italia

Quest’Italia unita è costata secoli di sangue: uomini veri credevano in un ideale ed hanno sacrificato se stessi.

Tre milioni di italiani votano per la Lega, partito anti Italia, attento a qualsiasi ritorno economico, disinteressato a logiche solidali. Ma questo l’ho già detto tante volte, nulla di nuovo, Berlusconi ha sdoganato questi signori che rappresentano il 10% dell’elettorato, così come un 10% possiede il 50% della ricchezza del paese.

Noi subiamo logiche determinate da pochi, gente che da posizioni di preminenza adotta strategie fini ad un tornaconto che non è quello del popolo italiano, sistemi che mettono in ginocchio l’Italia che non è la loro patria, ma un luogo dove praticare affari. Quindi leggi ad personam, giustizia per ricchi, finanza per pochi, utilizzo del gioco d’azzardo per fare cassa alla faccia della crisi e dell’indigenza creando stati di sudditanza psicologica.

Santorre di Santarosa, il conte Confalonieri, Silvio Pellico, Mazzini, si rivoltano nella tomba scoprendo per chi hanno dato il sangue; D’Azeglio e Gioberti impegnati in riforme che contemplassero uno sviluppo economico unitario per le speranze italiane, resterebbero allibiti. Garibaldi finalmente, partendo dal sud riusciva insieme alle truppe del Regno di Sardegna ad ottenere un prima unificazione italiana annettendo il Regno delle due Sicilie alle Marche ed all’Umbria.

Vorrei che questi quattro gatti del nord-est si studiassero la storia, riguardassero i ruoli di chi ha creduto e quale sia stato il proprio, capissero finalmente che senza un Silvio malato di potere, non avrebbero futuro e che hanno raggiunto i loro massimi, checché ne pensino.

In questi anni di governo hanno provveduto a fare man bassa dei fondi statali, sei volte superiori a quelli stanziati per il sud che si vede anche bloccata l’erogazione del 50% ; Roma ladrona non ha saputo fare di meglio, forse perché durante le ruberie non ha pensato solo a se stessa ma anche agli altri; mentre questi leghisti operano scientificamente, attenti a non lasciare manco le briciole: con il federalismo intendono dare il colpo di grazia al resto del paese perchè da conti fatti , il sud perde fino all’60% mentre il nord guadagna fino al 105%. Ma la pacchia è finita, la campanella della fine della ricreazione ha squillato, e se non se ne sono accorti, godrò di più.

Stativi buoni.

Roy