venerdì 22 maggio 2015

Silvio Berlusconi ritenta...con l'accanimento terapeutico...

Silvio Berlusconi non cede: ormai ai minimi che non chiamerei storici, visto che partì nel 1994 subito alla grande, non si dimette per i “giardinetti” con Dudù e nipotini, ma, come accade in Italia, chi non vince raddoppia…!

 Da Forza Italia 1 a Pdl, quindi a Forza Italia 2, ed ora  pensa al partito “repubblicano” con vari “capi” ancora da definire, partendo dai figli a Toti, Del Debbio…


Patetico!

Ormai incapace di scelte lucide, nelle spire delle sue “odalische” inventate nella camera da letto, l’ex cavaliere vuole diventare “padre nobile” dopo essersi dimostrato ampiamente lurido negli atteggiamenti che ha pagato caro.


E’ evidente che ci ritiene una massa di pecoroni incapaci di capire fino in fondo dov’è il male per la Repubblica, e si ripromette di tentare qualche nuova strada, dopo averne provate tante, non ultimo il patto con l’idiota di Firenze.

Tutto va bene purchè torni a comandare l’Italia come una volta, quando riuscì a riportare in attivo bilanci sull’orlo del fallimento, delle sue aziende.

Nell’anno di “mani pulite” il furbo di Arcore, carpì l’attimo, e le sue perdite pari a 5.000 miliardi di lire, come per incanto si trasformarono in utili che gli hanno regalato soldi e potere per 20 anni buoni: e non basta, si rosica quando si perde il potere, quel nettare degli dei che distrugge anima e coscienza.
 www.ilbollettinoirpino.blogspot.it
La mazzata gli arriverà il 1° giugno con i risultati delle regionali, che se dimostreremo d’essere, almeno per una volta, gente seria, non lasceremo che siano favorevoli manco alla sinistra, colpevole dei danni sotto gli occhi di tutti quelli che guardano con onestà, pensando al bene dell’Italia, non dei propri portafogli.

Stativi buoni.

Roy