domenica 19 giugno 2011

La Lega di Pontida

Il popolo della Lega che si unisce e riunisce a Pontida, con la mano sul cuore ascolta il Và Pensiero di Verdi, quasi come se fossero di un’altra nazione, uniti dal desiderio del profitto ad ogni costo, al di sopra dei bisogni di ogni altro: Bossi da secessionista del paese ora è secessionista dei Ministeri romani. Urlano e chiedono applausi ululanti perché vorrebbero saccheggiare quanto più possibile il saccheggiabile, non basta la RAI, le banche e tanti enti, ora hanno bisogno di comunicare fra di loro senza darci la possibilità di poter fare altrettanto, si gestiranno i ministeri impedendo, è intuibile, l’accesso a neri e meridionali; la mafia è sudista, ogni bruttura è sudista, il linguaggio 'forbito e delicato' quali le frasi sconnesse di un individuo rozzo e volgare qual è Bossi, l’ha stabilito. Vorrei questi buffoni fuori dall’arco costituzionale, vorrei che ci facessero conoscere la propria capacità aggregativa di voti o consensi: dal governo non sono andati oltre un fisiologico 10%, da soli faranno la fine dei Casini o di pietristi. La demagogia ridicola degli atteggiamenti del gruppo parlamentare leghista non ha preso manco sui propri iscritti, per essere chiari sul popolo delle partite IVA. Questa è la lega ed il leghismo, un atteggiamento vile di traditori che seguono il proprio utile alla faccia degli interessi di un paese. Allora che vadano via, a loro ponti d’oro.

Stativi buoni.


Roy