mercoledì 26 ottobre 2016

Il piccolo Obama è arrivato ad Avellino in maniche di camicia: ah, quando si dice la gioventù...!

Un Renzi “teatrale” al Gesualdo: il Paese reale vero nemico della sua Riforma

Da dove è uscito questo buffone in maniche di camicia?

Scimmiottare gli americani o quel Formigli in televisone, gli dà grande forza evidentemente;

non saranno gli argomenti a irretire il pubblico, ma la sua giovinezza spigliata: ogni parola acquisisce verità, se pronunciata con spavalda sicumera in una camicia da predicatore evangelico a maniche rimboccate.

Ah, che modernità, quale fulgido  ardore ha trasmesso ieri alle pecore osannanti che hanno invaso come un corpo solo, il Teatro Carlo Gesualdo del capoluogo irpino, luogo di inquisiti e falsi in bilancio...!

Pulmanate di servi irpini si sono riversate in città, secondo gli ordini di scuderia; 

tutti ad applaudire con ordine, un ragazzotto con i denti alla coniglietto, sbucato dal nulla, imposto là da Giorgio Napolitano, novello re d'Italia.

www.ilbollettinoirpino.blogspot.it

In ogni parte dello stivale dov'è sbarcato a farsi la campagna elettorale, sperperando soldi pubblici, è stato accolto a fischi e male parole;

ma nel capoluogo mondiale del clientelismo più sfrenato, no: Avellino rappresenta in piccolo, lo squallore di questo parlamento di venduti e cambia casacca.

Una città bloccata da Polizia e Carabinieri in ogni dove, come se fossimo in tempo di guerra, con cecchini sui palazzi e squadre cinofile a setacciare gli angoli...!

Quanto è costata questa buffonata?

Qualche milione di euro, certo, ma che volete che sia davanti alla grandezza di Matteo Renzi, capace di affossare il Paese con una perdita di cinque miliardi al mese e una lettera di messa in mora dall'Europa, la stessa che comunque lo sostiene, visto che vorrebbe che approvassimo la sua Costituzione con su scritto che l'Italia ...partecipa alle decisioni dirette alla formazione e all'attuazione degli atti normativi e delle politiche dell'Unione europea.

Il Senato negli altri Paesi:

Germania.

Il contesto istituzionale tedesco è radicalmente diverso. 
Al netto della riforma, l'Italia è uno Stato regionale che devolve alle Regioni molte competenze legislative e amministrative. 

La Germania, invece, ha un ordinamento di tipo federale, essendo composta di veri e propri Stati sovrani (i Länder). 
Il Bundesrat è composto dai delegati dei Governi dei vari Länder. 

Ogni Land può avere da un minimo di 3 ad un massimo di 6 delegati, a seconda della popolazione. 

I cittadini dei singoli Länder eleggono il Governo del Land, ma non il Bundesrat, neanche indirettamente, dal momento che i senatori non rappresentano il popolo, ma gli Stati regionali di cui interpretano gli interessi. 

Per tale ragione, i senatori sono nominati direttamente dai governatori, hanno un vincolo di mandato e, come tali, sono sottoposti all’obligo di votare come deciso dal Land. 

Inoltre, tutti i voti di un singolo Land devono essere sempre concordi. 

Il Bundesrat ha potere di veto su tutta la legislazione che riguarda le competenze regionali. 

La sua capacità di interdizione è tale che per superare i casi di stallo in materie rientranti nella legislazione concorrente Stato/ Regioni (foriere di conflitti interpretativi) è previsto l’intervento di un comitato di conciliazione per raggiungere un compromesso. 

Se ciò non è possibile, in alcuni casi (pochi) il Bundesrat prevale addirittura sulla Camera elettiva (Bundestag). 

Il nuovo Senato italiano sarebbe ben diverso, in quanto i rappresentanti eletti dai Consigli regionali «in conformità alle scelte degli elettori» (qualunque cosa ciò significhi) saranno rappresentanti dei gruppi politici che li avranno eletti, non dei territori e saranno privi di vincoli di mandato.


Francia.

Per quanto riguarda il Senato francese, inizialmente si fanno eleggere ai cittadini circa 150 mila “grandi elettori” in rappresentanza di tutti gli enti territoriali del Paese. 

Questi, poi, in un’elezione di secondo livello, scelgono i 348 senatori che compongono questa istituzione. 

La legge n. 125/2014 vieta il cumulo del mandato parlamentare con ogni carica esecutiva nel Governo regionale e locale. 

Questo perché, come risulta dal rapporto della commissione incaricata da Hollande di avanzare proposte per un funzionamento esemplare delle istituzioni, il cumulo delle cariche è causa di malessere politico e istituzionale. 

Il parlamentare deve impegnarsi pienamente nella sua funzione e anche le istituzioni locali richiedono pari impegno.

In Italia, come si è visto, i senatori svolgeranno la propria duplice carica part-time!

La Camera dei Lord Britannica.

La Camera dei Lord, non elettiva, non rappresenta le istituzioni territoriali.

La sua funzione è piuttosto quella di apportare modifiche di carattere tecnico alle leggi e di e di garantire  una maggiore ponderazione delle scelte legislative, soprattutto in presenza di contrasti sociali e dissensi particolarmente forti nella società.

Addirittura, se la Camera dei Lord non approva una legge (con l’eccezione della materia finanziaria) la Camera dei Comuni può riapprovarla definitivamente solo l’anno successivo.

Gli Stati Uniti D'America.

Il Senato degli Usa, composto da un totale di 100 senatori, ha una funzione di contrappeso a garanzia della divisione dei poteri.

Tutti gli elettori degli Stati membri della Federazione (gli Usa sono un sistema federale) eleggono 2 senatori, in elezioni, separate da quelle presidenziali, che si svolgono ogni due anni.

Il procedimento legislativo, negli Stati Uniti, è improntato ad una forma di bicameralismo paritario!

Stativi buoni.

Roy