martedì 28 febbraio 2012

Quanto siamo piccoli


Usciamo da varie esperienze con Berlusconi, ci ritroviamo in un governo imposto, valutiamo le arroganze di Marchionne che ovviamente come ho scritto mesi fa, non investirà un cazzo nell’italietta dei finanziamenti a fondo perduto, subiamo i redditi per gli operai più bassi d’Europa, le tasse più alte, un prezzo dei carburanti insostenibile, liberalizzazioni a retromarcia. Ma Monti continua ad avere il sostegno del 60% degli italiani. Un popolo piccolo piccolo, entusiasta del Grande Fratello, di Amici della De Filippi o altre trasmissioni buca cervello del nulla. Si sbava davanti a casi eclatanti di efferati omicidi, si digeriscono gli stipendi offensivi dei dirigenti, si continua a sovvenzionare i partiti con un sotterfugio atto ad agirare il risultato referendario, si pagano gli stipendi a mille fannulloni in Parlamento, si mortifica il territorio con la Tav o il ponte sullo stretto, si permette al cavaliere, dopo l’ ignominiosa uscita di scena, il ridicolo in cui ci ha cacciati nel mondo, i ladrocini dei suoi uomini, le sue bugie, la sua volgarità, le amicizie politiche con personaggi quali Bossi, scarto sociale ed umano, di mantenere un consenso: ma che razza di paese è questo, senza dignità, senza vergogna? Qualcuno, in una sorta di esaltazione catartica, vedi Napolitano, ci definisce grande paese: le chiacchere lasciamole alle comari, i fatti sono altri, ed inconfutabili.

Stativi buoni.

Roy