martedì 19 maggio 2015

L'Europa finta delle mistificazioni...

L’Europa Unita è una bufala, se  avessimo ancora avuto bisogno di conferma, alla prova dei fatti.

I Paesi europei si limitavano ad ignorare i nostri problemi con gli sbarchi,  decidevano a gruppetti, di agire contro questo o quel paese in guerra, o ancora, prendevano decisioni finanziarie che penalizzassero la Grecia fino a portarla sull’orlo del fallimento, salvo rallentare quando ci si accorgeva che la disfatta ellenica poteva trasportare con se parecchi crediti tedeschi.


La Germania  insieme alla Francia, quando non riuscivano a centrare l’obiettivo minimo di sforamento imposto dall’Eu, venivano tollerate, mentre noi ed altri eravamo immediatamente sanzionati con penali difficili da sopportare.

Abbiamo ipocritamente, continuato a credere di essere un’unione, perché Romano Prodi, uomo della sinistra, che  ci aveva persino penalizzato accettando un cambio lira / euro sfavorevolissimo, riteneva fosse giusto così: guai a contraddire le “verità” progressiste, equivale ad essere dei retrogradi privi di futuro…!


Per un miracolo inaspettato l’Eu ha partorito le “quote”, è scelta di questi giorni, per ripartire equamente gli immigrati sul territorio continentale: pronta è la reazione di Gran Bretagna, Paesi dell’est, Francia, Spagna, ed altri di cui siamo in attesa, perché non accettano di dividere i nostri guai…!

Però ci piace dire che siamo europei, che crediamo nell’Unione, che “ce lo chiede l’Europa”,  che uscire dall’euro è da pazzi…e così via…!

Siamo fatti così: i partigiani erano eroi che combattevano per noi, mentre eravamo in una guerra civile, l’omosessualità è un valore aggiunto, i neologismi stupidi sono traguardi importanti, la tracotanza da dittatore latino americano di Matteo Renzi, è solo decisionismo che gli fa onore…!


E allora, anche da noi accadrà presto  quanto succede in Francia: Nayata Vallaud-Belkacem, il bel ministro dell’Istruzione, d’origine marocchina, ha deciso di eliminare latino e greco, per inserire lo studio “obbligatorio” dell’Islam.
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La mobilitazione contro la scellerataggine del misero Hollande che permette questo, partirà dalla Sorbona di Parigi e dal prestigioso Liceo Enrico IV, mentre, udite udite, il “je suis Charlie”, è miseramente fallito nonostante l’orgasmo delle manifestazioni mano nella mano: il  terrore è una cosa,  le stronzate delle sfilate che facciano paura, sono un’altra.

Stativi buoni.


Roy