lunedì 7 novembre 2016

Matteo Renzi, la vera faccia della sinistra moralista e progressista...

Renzi chiude la Leopolda 7. "Futuro non è dire sempre no". Duro attacco alla minoranza Pd
Ci voleva questo ragazzotto arrogante e pieno di sé, per sdoganare finalmente il vero volto dei sinistri, quelli che tra partigiani e opposizioni ai governi post bellici, si sono sempre erti a unici rappresentanti della democrazia in un mondo di corrotti al quale appartenevano solo gli altri.

La sostanza è stata diversa, come per la destra che ai tempi di Giorgio Almirante rappresentava l'ultimo baluardo d'onestà, ma appena ha avuto il potere, ha recuperato appieno il tempo perso, così il Pd, ormai sgretolato sotto i colpi delle Procure, che molto democraticamente grida all'espulsione di chi non la pensi come il capetto toscano...!


Cosa resta di Se non ora quando e perché le femministe si sono diviseCe lo chiede l'Europa è stato sostituito da chi cazzo è st'Europa, le finanziarie berlusconiane se venivano appena visionate due volte a Bruxelles, facevano gridare allo scandalo, e l'indignazione falsa e becera, si rappresentava con i girotondi e i se non ora quando, di femminista memoria.


Risultati immagini per scalfari fotoMa quello che più ci rattrista è constatare che gente come Eugenio Scalfari decida di seguire Renzi solo perché questi gli fa dono della sua considerazione quotidiana; 

proprio come i migliori saltimbanchi
parlamentari, Migliore, Romano, Verdini, Alfano..., anche questo signore alla veneranda età di 92 anni, ancora non getta la spugna e resta in attesa di un contentino terreno, invece d'interessarsi ad altre gratificazioni.

Crediamo che il fondatore  di La Repubblica, sia la sintesi del panorama politico che ci circonda e in particolare nel Pd, il partito che biasima Beppe Grillo che caccia chi non si attiene alle regole del Movimento, che solitamente sono quelle economiche, ma grida fuori, fuori, alla minoranza che non esegue gli ordini del capo..!

Alla faccia del liberalismo, i signori raggruppati alla stazione Leopolda, provenienti da tutta Italia, altrimenti mò la riempivano la sala, gridavano a comando, cercando di tradurre il pensiero del duce, che poi li ammansiva fintamente,  perché si caricassero sempre più.

Meraviglioso...!

Ogni mente sana e senza retro pensiero, per esempio, non può non accorgersi di quanto siano pericolose le riforme Boschi-Renzi: una vulgata costituzionale scritta male, incompleta e tendenzialmente autoritaria.

Ma che ce ne fotte, dice Junker, dei problemi italiani; 

...che ce ne fotte, pensano i plaudenti leopoldini: l'importante è trovare un posto sulla diligenza...!



www.ilbollettinoirpino.blogspot.it

Arrivati a questo punto, diventa pleonastico continuare a spiegare le ragioni del NO, che andrebbe benissimo se solo lo proponesse Matteuccio: perché, signori,  ci interessa  la causa (chi dovrà stilare le liste), non  l'effetto, una rogna che si gratteranno i soliti sfigati, a noi, ripetiamo in coro...ma che ce ne strafotte...?

Stativi buoni.

Roy