lunedì 23 gennaio 2012

La rivolta dei forconi


La rivoluzione civile è alle porte: i forconi sono l’avanguardia di un movimento nazionale che si abbevererà durante il cammino, della disperazione di ogni categoria. Mai era successo, l’Europa tutta si muoverà, per una ragione o un’altra, se dovessero scoppiare sommosse serie in Italia. Mai si sarebbe immaginato il Giorgio nazionale che il suo ‘coup de teathre’ potesse avere questi risvolti: Re Giorgio I da Napoli sarà il primo ad essere decapitato. Altro che riconferma all’abbuffino che vorrebbe ‘regnare’ altri sette anni, alla faccia dell’età fortemente richiesta nella solfa ripetitiva di ogni anziano parlamentare. Largo ai giovani…? E allora se tutti vogliono i giovani, se ogni curriculum, il più sublime, decade miseramente davanti all’anagrafe, come mai quelli che comandano sono tutti vecchi? Come mai Monti, Napolitano e tutti i caporioni, ampiamente sopra i 60 anni, parlano sempre di giovani e loro non appendono mai il cappello? Evidentemente c’è un imbroglio di fondo: si predica bene per non farsi accorgere di quanto si razzola. I nodi, purtroppo per i troppo furbi, per quelli che ci hanno spremuto finora, stanno giungendo al pettine; la misura è colma, il Parlamento italiano sta per crollare senza l’intervento naturale come avviene a Londra, ed una volta partita la protesta, sarà difficile fermarla con le chiacchere: la folla è una brutta bestia.

Stativi buoni.

Roy