giovedì 22 marzo 2012

Riforma del lavoro: una voce sola, Camusso


Non c’è udito alle grida di disperazione, un’Italia cattiva ci porta a venderci gli organi, un’Italia che tende a sopprimere i deboli per rifinanziarsi, e il Presidente comunista ha imparato a godere ed apprezzare i privilegi, tanto da sentirsi più vicino alla finanza piuttosto che...a Dio. Una malvagità impensabile quella dei parlamentari del PDL e del cosiddetto terzo polo, si sposta l’incapacità italiana d’attrarre investitori, sul lavoro, un lavoro già più volte definito sottodimensionato, un lavoro che in Germania vale il doppio e produce il triplo, ma queste teste sopraffine del nostro parlamento continuano ad imputargli colpe che non ha come tutti sanno, ma riconoscendo che bisogna mettere mano altrove, se si vuole crescere, i ‘fortunati’ dovrebbero rinunciare a qualche emolumento. Tutti gli stipendi importanti sono aumentati, solo impiegati ed operai, mantengono retribuzioni dimezzate dall’euro: certo l’euro è una grande invenzione, senza, chissà come ci saremmo trovati male, dicono tutti: certamente sarà così per coloro che si sono visti raddoppiare gli appannaggi, non certamente per chi soffre e per dare da mangiare ai propri figli, si vende…un rene.

Stativi buoni.

Roy