sabato 19 novembre 2011

Ma che volpe il Presidente Napolitano.

Siamo dei miracolati, ha asserito nel foglietto inviato a Mario Monti , Enrico Letta. Non gli pare vero che con un sol colpo hanno defenestrato Berlusconi; a fronte di quali doni non ci è dato sapere, ma certamente la giustizia ci entra: oltre ad imporre ai giudici di non rompere le palle, la giustizia dovrà recuperare i soldi persi con De Benedetti, altro che amor patrio. Questi squali non buttano tre se non prendono sei, e Silvio nostro, come dice Abate del Fatto Quotidiano, si è giocato al meglio la sua uscita forzata. Letta non ha pensato certo che l'Italia avesse raggiunto un traguardo, ma loro, il PD, hanno beneficiato delle dimissioni del cavaliere, trovandosi improvvisamente da perdenti a vincitori, padroni della squadra di governo immaginata dal Presidente della Repubblica di concerto con il Vaticano. Chiarissimi conflitti di interessi non vengono considerati ora che fanno gioco alla sinistra, Passera inquisito nel buco Parmalat non impressiona più la morale di Bersani e di Bertone: lo scorso mese, il 16/17 ottobre, da quello strano convegno di Todi sono scaturiti quattro ministri, vedi un pò, e con quale arroganza hanno emanato il comunicato finale contro il governo, certi del risultato. Il piattino era pronto, tutto era predisposto, in meno di un mese hanno effettuato un golpe bianco, le spartizioni non si conoscono. Intanto i piromani sono delegati pompieri.
E noi applaudiamo, ma che bravi che siamo.
Stativi buoni.

ROY

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