giovedì 13 novembre 2014

Italia: Stato d'inciviltà...

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L'Italia truffaldina, l'Italia approfittatrice, l'Italia del  malgoverno, l'Italia dell'ingiustizia, è quella che si rammarica ipocritamente dei danni che procura da se...!

Uno Stato che non paga i suoi debiti, pretende che i suoi debitori lo facciano, ed anzi li persegue, anche irragionevolmente, pretendendo interessi su interessi, come l'Iva sulle tasse.

L'evasione fiscale è un'azione di legittima difesa, come qualcuno ha detto prima di me: il cittadino spremuto come un limone con gabelle assurdamente fuori dalle medie europee e mondiali, appena può, cerca di salvaguardare il proprio futuro e la propria famiglia.

L'Italia è formata da gente che lavora e gente che lucra sul lavoro degli altri; questi ultimi non risentono delle tasse dirette ed indirette, perchè hanno una condizione economica talmente alta che pagare la benzina a € 5,00/litro o la tares  a €100,00/mq o, ancora, un conto al ristorante di € 500,00/persona, li fa sorridere.

Doversi misurare nella "democratica" dimensione di un Paese coercitivo e vendicativo, non è facile, e se non lo è per uno come Berlusconi che con i suoi illimitati mezzi, deve subire Ruby e vedere condanne per i suoi ospiti a diversi anni di reclusione, mentre chi uccide Stefano Crucchi e gli abitanti aquilani, non prende un solo giorno, beh, è grave e pericoloso.

Questo è un paese in cui chi è forte si permette qualunque cosa: tre governi senza voto, salvare i migranti e poi assalirli nei ricoveri, picchiare i lavoratori ed i sindacalisti, ed ignorare i problemi di mezza Italia sott'acqua.

Quest'Italia vergognosa, ammira Renzi che con tracotante spirito assolutistico, prevarica chiunque dimenticandosi dei problemi veri di chi ha perso tutto, per l'ignobile politica di espressioni del suo partito assolutamente colpevoli, e contemporaneamente, gli dà fiducia come non mai portandolo al 41%...!

Quest'Italia che mi disturba e che vorrei non esistesse e che anzi, avessi il coraggio d'abbandonare per fuggire da un incubo di cui non vedo ancora l'epilogo.

Stativi buoni.

Roy





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