martedì 9 settembre 2014

La vergogna è un sostantivo di cui l'Italia non ricorda più il significato...


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L’ex senatore Luigi Bobbio, oggi Giudice al tribunale civile di Nocera Inferiore (Sa), ha ritenuto che il carabiniere che ha ucciso il 16enne napoletano, sia l’unica vittima…

Il ragazzo di Rione Traiano non merita neanche la dignità di vittima…!

Non so che drammi abbia vissuto la psiche di questo magistrato, certo, dopo simili asserzioni, il Csm dovrebbe immediatamente sospenderlo ed aprire un procedimento contro un personaggio palesemente disturbato.

Stabilire le colpe e dichiarare la sentenza in così poco tempo, senza avere tra le mani gli atti dell’episodio, la dice lunga sulla stabilità emotiva di Bobbio, che vorrei equiparare a quella dell’Arma che, invece di cospargersi il capo di cenere, architetta e progetta soluzioni più o meno artate per scagionare il milite, declinado, intanto, gli inviti della Rai per spiegare il prprio punto di vista, che ormai immaginiamo.

I carabinieri, irreprensibili con gli altri, elastici con se stessi...!

Oggi sento dire che il 32enne carabiniere, con 11 anni di attività e non inesperto 22enne, scendendo dall’auto (pistola in pugno con colpo in canna, senza sicura  e dito sul grilletto) è inciampato: l’avevo già previsto nello scorso blog, sapevo che si sarebbero attaccati ad un eccesso di legittima difesa facilmente derubricabile.

Niente di più facile che il povero “figlio” diventi la causa, come ha intuito” Bobbio il disturbato, dell’incidente: è uscito in strada alle 3 di notte, viaggiava su un motorino senza casco con altri due, non si fermava all'alt (sempre presente l'alt, risolve tanti problemi...).

Ha innescato il tutto…!

Fantastico: lo Stato, il mostro che invece di difendere stupra i cittadini, è quello che premia l'inutile Renzi, bravo nel comunicare stronzate;

 è quello che si auto incensa aumentandosi gli stipendi mentre si parla di “revisione della spesa”, vedi Banca d’Italia: è quello irremovibile sui crediti e smemorato sui debiti.

Purtroppo credo che ci dobbiamo preparare a vederci negata la giustizia per il Rione Traiano, dove bambine di 13 anni, intervistate da Radio 1,  parlano d’amore e condivisione, dove sfortunati, abbandonati ed emarginati, fanno rete per non soccombere, adottando un passo evangelico che li vede uniti e decisi a non essere travolti.

Non c’è pace per chi soffre, per chi non ha nulla ma reagisce: si vorrebbe che scomparisse, si annullasse.

 Fastidio e disturbo dell’ordine dei ricchi.

Stativi buoni.
Roy




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