giovedì 17 luglio 2014

Il Mattino taglia i compensi ai precari, ma non al direttore...

Il Mattino taglia compensi a collaboratori. Il direttore: “Spero non ci abbandoniate”

                         Il direttore Alessandro Barbano


Il Mattino taglia compensi ai 

collaboratori, ma  non ci 

abbandonate”...?...


Il direttore Alessandro Barbano ha firmato una lettera 


indirizzata ai circa 60 collaboratori della provincia di 


Napoli e alle decine di giornalisti pagati a pezzo 


sparpagliati che “il persistere della crisi dell’editoria mi 


impone un ulteriore taglio dei costi delle ns. 


collaborazioni giornalistiche già a partire dal 1 agosto 


2014. Ti preannuncio pertanto che nei prossimi giorni la 


mia segreteria ti contatterà per proporti il nuovo 


compenso”


Il commento più deluso arriva da 

un collaboratore storico: “Non avevo mai visto un 

contratto con il compenso bloccato per dodici anni e 

che, a parità di prestazioni, invece di essere aumentato 

viene poi ridotto”. 

Accade nel giornalismo. Accade a Napoli. Accade nel 

più 

importante e prestigioso quotidiano della Campania e 

forse del Mezzogiorno, 

Il Mattino, proprietà del Gruppo Caltagirone.

La merda esce dal vaso, Caltagirone sempre in prima 

fila 

nelle vicende economico finanziarie italiane, mette in 

mezzo ad una strada chi c'era già, ma forse non voleva 

crederci:

 questa è la morale che pervade un Paese 

stravolto dalla cultura di sinistra, smentita da fatti che 

prescindono dalla solidarietà, quella che si richiedeva ai 

governi di centro destra.

La difficile condizione del cittadino non è considerata 

se 

non a chiacchere: si pensa al Senato, alla legge 

elettorale, alle nomine nazionali ed europee,.

In 

compenso tutti hanno una buona parola per i poveri, i 

disoccupati, il lavoro.

Siamo un agglomerato di esseri amorfi egoisti che 

vivono per ingozzarsi, non ci resta che sperare sulla 

morte per soffocamento.

Stativi buoni.

Roy



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