venerdì 7 giugno 2013

Stefano Rodotà: “Presidenzialismo? Strappo a Costituzione”

Riforme:

In un intervento su la Repubblica, il costituzionalista ha bocciato su tutta la linea i propositi avanzati dall'esecutivo di larghe intese sui cambiamenti della carta costituzionale: "Sono altre le priorità".

Sono daccordo, ma non per lo strappo, che non so che significhi, bensì per le priorità che non sono certo l'ineleggibilità di Berlusconi, o di come eleggere il Presidente della Repubblica, che comunque, credo, bisognerà fare: non possiamo lasciare tutto in mano alla delinquenza parlamentare che si organizza e sceglie chi potrà garantire questo o quello schieramento.

Oltretutto, la Repubblica semipresidenzialista, non significa necessariamente dare  potere al Presidente come in Francia o negli Usa, ma farlo sempre dipendere dal Parlamento.

Mi pare, infatti, che Napolitano 'senza poteri' come recita la Costituzione, sia andato dove ha voluto ed oltre, determinando in questa povera e sciocca Italia,  uno stato di recessione e di crisi così profonda che solo un governo illuminato, che si distaccasse per un momento dagli ordini massonici e bilderberghiani, riuscirebbe a risolvere.

Stativi buoni.

Roy

 

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