venerdì 23 novembre 2012

L'euro, un errore...

“Euro troppo forte, difficile uscire dalla crisi”. E Bloomberg “rimpiange” la lira

Gli analisti americani sottolineano che la moneta unica è sopravvalutata del 5,5% rispetto al dollaro, con un evidente danno per le esportazioni europee. Ma essendo più simile al marco tedesco che al nostro "vecchio conio", non è possibile agire sulla leva della svalutazione per migliorare la competitività

“Euro troppo forte, difficile uscire dalla crisi”. E Bloomberg “rimpiange” la lira

Per uscire dalla persistente spirale di incertezza, crisi debitoria, disoccupazione e recessione, l’area euro avrebbe bisogno di una valuta capace di comportarsi come la defunta lira italiana. Ma, sfortunatamente, la moneta unica appare oggi ancora troppo simile al marco tedesco di cui pare replicare la tendenza all’apprezzamento sui mercati con tutte le ovvie conseguenze del caso in termini di crescita e competitività. È la sintesi dell’ultima analisi proposta da Bloomberg sulla base dei dati ricavati dall’Oecd. L’euro, sostiene quest’ultimo, viaggia oggi a un livello superiore del 5,5% rispetto alla media storica di 1,21 dollari. Il che, in rapporto al potere d’acquisto, significa che la moneta unica risulta a oggi sopravvalutata del 2,6% rispetto al biglietto verde.
Il Fatto QuotidianoLa tanto osannata moneta europea, l'Euro, grande invenzione del vecchio continente, capace di combattere il forte  dollaro americano, padrone dei mercati mondiali.
Un errore marchiano di chi pur di apparire quale fautore pioneristico dell'innovazione che per la fretta, la stessa che rese ciechi i figli del gatto, non ha tenuto in giusta considerazione il fattore campanilistico degli stati appartenenti all'Unione. Ad oggi è fin troppo chiaro che non è possibile utilizzare una valuta con capacità d'acquisto diversificate anche perchè ogni Paese appartenente,  ha un suo stato sociale ed un proprio debito interno.
Se poi vogliamo considerare che le autonomie locali fanno la propria politica interna senza tenere in giusto conto quelle degli altri paesi, ecco che le magagne vengono alla luce grandi come grattacieli. 
I nostri campioni in  economia, di governo ed europei, pur di mantenere coerenza con le convinzioni da sempre pubblicizzate ovunque, perseverano nell'errore a discapito della vita dei cittadini. Quando il danno sarà tanto evidente da non poter essere più nascosto, gli stessi che oggi magnificano l'euro, ci spiegheranno anche con grafici e diagrammi perchè la moneta europea sia  frutto di un parto disgraziato di politici dissennati...e noi da bravi pecoroni, abboccheremo.
 
Stativi buoni. 
Roy 

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