giovedì 18 agosto 2011

Liberiamo la Fiat da Marchionne

Oggi il titolo Fiat è a - 12,6%, si dirà che fa parte del momento no della borsa, ma fatto sta che è il risultato peggiore a Milano. La strategia di Marchionne non paga, come avevamo detto da tempo, se si pensa che un'azienda che produce autovetture si risollevi abbattendo una voce che incide al 7% sulla spesa, i contratti di lavoro, infischiandosene della progettazione e produzione di nuove vetture, si sogna: le case tedesche non stanno soffrendo come la Fiat, pur producendo auto ben fatte e certamente più costose. E' evidente che qualcosa non funziona nella testa del Super Dirigente, ma anche nel governo che ha fatto spallucce davanti ad atteggiamenti disfattisti e generanti disordine pubblico, che non è andato avanti sempre per la nota caratteristica codardesca degli italiani. Sindacati e governo avrebbero dovuto fare fronte comune e mettere alle corde il sistema Fiat, anche a costo di occupare l'azienda e gestirla per conto dei lavoratori: certamente è più nostra che degli Agnelli dopo tutti i miliardi che hanno avuto negli ultimi 50 anni.
Stativi buoni.

Roy

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