martedì 10 maggio 2011

I disonorevoli

Sono stanco di essere usato. Da cittadino sottoposto al sopruso delle illazioni politiche, da ogni parte, destra, sinistra o centro, mi ribello e mi rendo conto che quando si prendono le parti di qualcuno di questi indecenti venditori di fumo, scadiamo inequivocabilmente nel ridicolo. Tutti tirano l’acqua al proprio mulino: i più indecenti al momento mi sembrano quelli di sinistra. Questi sono i più scalmanati perché si rivestono, senza che nessuno lo pensi, di un candore che evidentemente li rasserena e gli rende più sopportabile il peso dei peccati. Nessuno può immaginare che Silvio Berlusconi non abbia fatto affari opinabili, che non abbia ‘spinto’ per ottenere risultati; ma che debba essere crocifisso ogni giorno della sua vita, mentre altri, certamente non inferiori a nessuno per malefatte, saltellino di qua e di là con l’aureola, mi pare ingiusto. Berlusconi è un perseguitato politico. Chiunque lo neghi è intellettualmente disonesto. Lo è, per esempio, il senatore Anna Finocchiaro che, ammantata di non so quale grazia divina, spara sul cavaliere sempre con un’aria da prima della classe, unta dal Signore. Lo è il giornale ‘La Repubblica’ che lo perseguita e dimentica, per esempio, che D’Alema al momento si trova in uno stretto corridoio di illegalità: non un articolo, e se pure, nascosto bene. Lo sono tutti i contrari a Silvio nostro, con acredine e cattiveria. Io non mi sento vicino al Governo che, credo, a parte qualcosa, abbia operato male; ma mi sento ancora più distante da un Bersani e soci che hanno solo riversato odio e sberleffi senza proporre nulla: ci viene data l’alternativa Vendola che nella sua regione non ne ha azzeccata una. E allora….?

Stativi buoni.

Roy

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