lunedì 7 marzo 2011

L'Italia dei Saviano

Ritorna in Tv Roberto Saviano, la parte nobile dell'Italia, è deciso, come accade spesso in questo paese, vista la carenza cronica di moralità, ci creiamo dei santuari, forza e saggezza, dai quali non ci si può esimere: solo chi si rifà continuamente all'ovvio determinato, è nella verità, gli altri chiedano scusa.
Allora ci interessiamo alle cose più turpi, ma solo per fare giustizia; non è Ruby ad intrigarci, ma il dovere etico insito in ognuno di noi di scoprire le cose, "la verità". Ed ecco intervenire il Vate Saviano: dalle sue labbra finalmente la via, il percorso da seguire, la traduzione reale delle cose. Berlusconi fa pena nella sua miseranda solitudine: ma da che pulpito. Un personaggio triste, dall'aria dimessa, ma carico di soldi, con atteggiamenti didattici da Gran Maestro, ci spiega la solitudine...sic. Eh già, dice Vasco, quel signore anziano ma allegro, lascivo ma simpatico, bugiardo ma compagnone di Berlusconi, lo rattista; lui invece, appena lo vedi mentre si tocca continuamente il naso quando ci dona le sue perle, come un cocainomane..., con le sue esaltanti pause, e quell'incedere "elegante ed atletico", ci rende felici, allegri come mai. Mi chiedo: ma quando ritorneremo alla normalità? Quando potremo, finalmente, parlare da esseri umani? Quando ci sbarazzeremo di questi personaggi da operetta che inficiano il quotidiano, che ci sporcano la vita?

Stativi buoni.

Roy

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