giovedì 28 ottobre 2010

la bontà e l'immagine

Oggi è uscito un articolo su La Repubblica: i peggiori anni della nostra vita, resoconto dell'immagine e del volersi rappresentare ad ogni costo, oltre che utilizzare qualsiasi mezzo pur di riuscirci.
Purtroppo "avoglia" di spiegare quali siano i valori veri: già S. Agostino scriveva di come diamo importanza al fatuo e poca alle cose serie;
leggiamo di Berlusconi che continua a comportarsi da scolaretto ingenuo, abbiamo i nostri Corona o Lele Mora che si fanno leggere, un tenente dei carabinieri, ex miss abruzzo, si uccide, le condanne nella clinica degli orrori dove si operavano i pazienti senza che ci fosse bisogno e così via: ma allora siamo veramente circondati?
Credo proprio di si, anche se non lo ammettiamo.
Berlusconi è un buon uomo, ama fare del bene, € 7.000,00 di simpatia ad una ragazza bella e disponibile: l'equivalente di un anno di precariato, per una sera;
la mancanza di pudore nell'ammettere che fa il puttaniere insieme al tentativo di primo ministro, quindi lo si prende ad esempio, anzi Cicchitto lo difende quando Famiglia Cristiana lo apostrofa come un malato: è offensivo, dice il servo sciocco, mentre, evidentemente, trova educativo tentare l'approccio con una diciassettenne...!
Come dicevo siamo alla frutta, anche un imbalsamato come Cicchitto, alla sua età non trova un barlume di dignità che lo faccia almeno zittire dinanzi a tanto, ma pur di rafforzare la considerazione del padrone è pronto a dargli man forte.
E allora di che vogliamo parlare, meno male che c'è un aspetto sovrannaturale della vita che alla fine ha sempre l'ultima parola, quel Superiore che ha messo alla prova lor signori donandogli opportunità e talenti dirà la sua e, credetemi, avranno poco da controbattere.
Stativi buoni.
Roy

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