giovedì 3 settembre 2015

Il male assoluto non ha nè patria nè confini...

Un bambino, un bimbo accasciato come fosse un bambolotto, portato con  braccia caritatevoli che hanno avvicinato il corpicino alle coscienze, ormai abbrutite, per un egoismo avviluppato che non lascia spazi.

Sono io, è mio figlio, è la mia anima che si dispera e che grida a Dio pietà: pietà di me, di noi, di quel bimbo che non aveva una mamma che piangesse struggendosi in un abbandono di lacrime amare, ormai impossibili da versare.


Signore dammi forza e volontà per distruggere il maligno che è in noi, perdonami perché anche io ho colpa e vergogna, anche io sono parte del tuo vituperio.

Roy

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