Un
bambino, un bimbo accasciato come fosse un bambolotto, portato con braccia caritatevoli che hanno avvicinato il
corpicino alle coscienze, ormai abbrutite, per un egoismo avviluppato che non
lascia spazi.
Sono io,
è mio figlio, è la mia anima che si dispera e che grida a Dio pietà: pietà di
me, di noi, di quel bimbo che non aveva una mamma che piangesse struggendosi in
un abbandono di lacrime amare, ormai impossibili da versare.
Signore
dammi forza e volontà per distruggere il maligno che è in noi, perdonami perché
anche io ho colpa e vergogna, anche io sono parte del tuo vituperio.
Roy
Nessun commento:
Posta un commento