Alle 17.40 di oggi, mercoledì 27 novembre 2013, il Senato della Repubblica italiana ha decretato l'estromissione parlamentare del senatore Silvio Berlusconi.
Venti anni di odio si consumano finalmente in un freddo pomeriggio autunnale con marcatissime connotazioni invernali: vuoi per la temperatura, vuoi per l'abominio di una votazione vile che rimarrà nei tristi annali di una nazione famosa per la sua codardia.
Hanno tentato in ogni modo, con qualsiasi trucco, lo hanno perseguitato continuamente e costantemente per venti lunghissimi anni, senza mai riuscire a scalzarlo dallo scranno di superiorità che li ridicolizzava.
Nonostante la mediocrità del personaggio, la controparte, nel piccolissimo subconscio, si rendeva conto che non ce l'avrebbe mai fatta.
L'aiuto della magistratura pareva non sortire effetti senza qualche mossa falsa e infamante: ecco allora le supposizioni, le illazioni, le falsità divengono prove e la legge viene strattonata, torta e costretta.
Finalmente senza possibilità, hanno voluto macellarlo sperando di godere pienamente l'evento: ma ciò non è successo, forse anche le anime nere e perverse di piccolissimi ometti, si accorgono che l'inganno e l'odio puniscono chi ce l'ha, e l'autunno non è quello del cavaliere ma delle amebe che l'hanno concertato.
Poveri noi, povera Italia.
Stativi buoni.
