sabato 25 ottobre 2014

La “solitudo” di Matteo Renzi


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Chi è artefice del proprio mal pianga se stesso. Matteo Renzi vistosi in groppa ad una tigre imprevista, vuole mantenere i ruoli nel partito e nel governo, circondandosi di calzette più piccole di lui.

Questo al momento gli ha dato il vantaggio di essere sempre il primo e l’unico, considerato il panorama politico: Berlusconi è stato sbugiardato ed ormai la gente non se lo fila più, il Pd è costellato di stelle che non emanano luce, la Lega resta quella che è, Grillo è una bomba innescata che non dà garanzie, Angelino e compagnucci si commentano da soli.

Ma i nodi, tanto per rimanere nei proverbi, verranno e rovineranno i denti del pettinuccio di Renzi, individuo limitatissimo politicamente e caratterialmente: basta alzare i toni per diventare autoritario, ma l’autorevolezza te la danno i contenuti, proprio quelli che gli difettano.

Cartina di tornasole il vertice milanese dei giorni scorsi in cui Putin, Poroshenko, Hollande e Merkel si sono incontrati per discutere sul problema ukraino, escludendo il padrone di casa…! 

E sì che l’Italia era interessatissima al problema per via dell’embargo che ci sta mettendo in ginocchio:

non possiamo “affittare la stanza” come fanno gli avvocati di quarta fila, per le riunioni di condominio.

Chissà se il bamboccione c’ha pensato, noi si, visto che continuiamo a mandare messaggi di servilismo, vuoi per i complessi d’inferiorità che manifestiamo cercando di esprimerci in inglese, vuoi per  l’ansia del voto europeo: Fitch, l’agenzia di rating, conferma la nostra BB+, togliendoci speranze di miglioramento per l’inconsistenza del nostro governo fallocchio.

Matteo Renzi ormai si è giocato ogni straccio di credibilità in Italia e da tempo all’estero, è la sua strategia alla Ciriaco De Mita contro Fiorentino Sullo, quellla di circondarsi di stupidi per evitare le trappole che fecero fuori  Sullo, unico politico di razza che l’Irpinia abbia avuto, che lo eliminerà dalla scena,  proprio quella che al momento gli consente di sentirsi super.

Stativi buoni.
Roy