martedì 2 luglio 2013

Mario Monti e Mario Draghi...la servitù bancaria...

FEBBRAIO 2012: 

 

SCOPRIAMO CHE IL GOVERNO MONTI HA VERSATO 3 MILIARDI DI EURO ALLA BANCA MORGAN STANLEY PER CHIUDERE 

UN DERIVATO SOTTOSCRITTO NEGLI ANNI ’90.

 

LA CORTE DEI CONTI AVEVA PROMESSO UN’INDAGINE, MA DOPO UN ANNO TUTTO TACE.

 

QUAL È STATO IL RUOLO DI MARIO DRAGHI, 

 

DIRETTORE GENERALE DEL TESORO NEL PERIODO 1991-2001, 

 

CON UN FIGLIO CHE LAVORA A MORGAN STANLEY, 

 

E DEL SUO SUCCESSORE (E MINISTRO) DOMENICO SINISCALCO, POI CAPO DELLA STESSA BANCA IN ITALIA? 

 

POSSIBILE CHE DIETRO QUEGLI SWAP CI FOSSE INVECE UN PRESTITO VERO E PROPRIO, 

 

E CHE UN FUNZIONARIO MINISTERIALE NON AVESSE IL POTERE DI FIRMARLO? 

 

È LA TESI DELL’ “ULTRA VIRES” 

(alla lettera: oltre le forze è una espressione latina per indicare che il soggetto non può invocare una limitazione della propria responsabilità)

 

UNA DELLE ACCUSE AL DIMISSIONARIO MINISTRO PORTOGHESE.

 

PERCHÉ LA MAGISTRATURA, 

 

TANTO SOLERTE CONTRO BANCHE E COMUNE PER I DERIVATI MILANESI, 

 

NON CHIEDE COPIA DI TUTTI GLI SWAP DEL TESORO, ANCORA SEGRETI? 

 

NON È FORSE L’UNICO POTERE DELLO STATO RIMASTO FUORI DALL’INCIUCIO ZIO/NIPOTE? 

 

Le storie intrecciate dei poteri, ogni tanto vengono scoperte: Napolitano doveva intervenire a favore della Banca Morgan Stanley, e chissà di chi e cos'altro.

Fatto è che si è creato il più grande inciucio della storia repubblicana, senza destare alcuno scalpore nè in Italia e tantomeno all'estero: una magistratura attenta anche alle notti d'amore segrete di Berlusconi, in simili occasioni, credo ben più importanti, tace.

Ricondurre le cose alla semplificazione di destra e sinistra, di Pd e Pdl, diventa ragione per gli stupidi; 

i poteri sono al governo, non lasciano l'osso e mi fa tenerezza Beppe Grillo che ancora grida e si raccomanda a Napolitano: il condannato che chiede al boia di smontare il patibolo prima dell'impiccaggione....

Stativi buoni.

Roy