1. ORA E’ GIOCO FACILE PER GRILLO SEPPELLIRE NELLA FOSSA LA POLITICA
MORIBONDA: "SE IL PD DI BERSANI E IL PDL DI BERLUSCONI PROPONESSERO UN
CAMBIAMENTO IMMEDIATO DELLA LEGGE ELETTORALE, L'ABOLIZIONE DEI RIMBORSI
DEI COSTI DELLA CAMPAGNA ELETTORALE E AL MASSIMO DUE LEGISLATURE PER
OGNI DEPUTATO, NOI SOSTERREMMO NATURALMENTE, SUBITO UN GOVERNO DEL
GENERE. MA NON LO FARANNO MAI"
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2. "IO DO AI PARTITI ANCORA SEI MESI, E POI È FINITA. NON POTRANNO PIÙ
PAGARE LE PENSIONI E GLI STIPENDI PUBBLICI. SAREMO SCHIACCIATI NON
DALL'EURO MA DAI NOSTRI DEBITI. SE GLI INTERESSI SALGONO A 100 MILIARDI
ALL'ANNO SIAMO MORTI. NON C'É ALTERNATIVA”
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3. TOH! JIM O'NEILL, IL GURU DELLA PIOVRA GOLDMAN SACHS, TROVA
“ENTUSIASMANTE” L'ESITO DELLE POLITICHE: “L'ITALIA HA BISOGNO DI
CAMBIARE. IL PARTICOLARE FASCINO DI MASSA DEL M5S POTREBBE ESSERE IL
SEGNALE DELL'INIZIO DI QUALCOSA DI NUOVO”
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4. E COME RISPOSTA ALLA PIU’ POTENTE BANCA D’AFFARI DEL MONDO GRILLO
ALLA TV GRECA INVITA I “PIGS” (PORTOGALLO, IRLANDA, GRECIA, SPAGNA) AD
ALLEARSI CONTRO LE BANCHE. “APPENA SI SARANNO RIPRESI I SOLDI, LE BANCHE
TEDESCHE E FRANCESI CI MOLLANO”
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Vogliono coinvolgere il M5S nella farsa parlamentare nazionale, per annullarlo.
Se dovesse entrare anche il M5Stelle nell'abbuffata ministeriale e delle commissioni, ecco che il gioco è fatto: ogni tassello, finalmente al suo posto, e si potrebbe continuare imperterriti a mangiarsi l'Italia...!
Ma Grillo non ci sta, non ha la gran fame del PD e PDL, i suoi ragazzi, confessati e comunicati, come dice il mio amico Gigino, mantengono il punto, restano sordi ai richiami delle sirene.
La cosa per i ladri e gli arrivisti si fa dura, continuare a spendere soldi pubblici, fra rimborso ai partiti, ai quali Fassina del PD non vuol rinunciare, come il PDL, gli acquisti di aerei da caccia F35, gli stipendi alle Camere ed al loro mantenimento (un commesso, l'equivalente di un usciere, guadagna circa € 10.000,00 al mese), gli uffici ai non eletti, le segretarie, le auto blu, gli autisti, e tutto quanto fa sbavare la cafoneria italiana che si è spostata in quel di Roma, è a forte rischio: se non subito, tra breve la forza economica italiana potrebbe franare.
Pertanto, dimenticando il cameriere Mario Monti e quanto ha combinato per ordine delle banche e dei poteri forti, gli Stati europei deboli, dovranno incamminarsi per una strada comune di chiusura alle richieste dei creditori e praticare, finalmente, una politica di sviluppo, ovviamente senza rigore, ed allontanarsi dall'usura tedesca e di quanti non aspettano altro di rientrare dai debiti, per affossarli.
Non credo ci siano altre soluzioni, se non quella di ragionare con la propria testa, tenendosi a distanza da tutti gli imbonitori saccenti che strumentalmente, spiegano agli altri la politica da praticare in casa propria.
Stativi buoni.
Roy