lunedì 17 novembre 2014

Signori: l'Italia è incazzata....

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Che il consenso si esprima con un voto potrebbe essere l’ultimo baluardo di pseudo democrazia in un paese falso e prevaricatore, in cui da sempre le categorie forti economicamente schiacciano quelle povere.

Matteo Renzi dall’Australia, il paese che lo ospita mentre l’Italia affonda, che spero se lo tenga per sempre, rispetta i manifestanti, ma…

Dopo il ma, anche Berlusconi ai suoi temp,i parlava giusto così: rispetto chi sciopera, ma il popolo è stanco di manifestazioni…!

L’universo mondo di questi personaggi, rispecchia il sistema italiano, forte con i deboli e debole con i forti;

quest’Italia che si ribella all’attività sindacale con fastidio, dovrà fare i conti con una dialettica democratica che non permetterà più la tracotante supremazia di quel 10% che possiede contro il  90% che si barcamena: stupidamente ha messo nelle mani di un bamboccio arrogante la Res.

L’idiota non capisce le dinamiche italiane, furbe e subdole, di contenimento.

Schierarsi apertamente contro gli scioperanti, al momento gli ha fatto perdere immediatamente dieci punti di gradimento personale in un mese, e 7/8 al Pd, ma altrettanto velocemente capirà che mentre la casa brucia, il proprietario non può andarsene in giro per appuntamenti di lavoro e pontificare contro questo o quello.

Grillo, a sue spese, sta pagando le denunce stantie e vuote di costrutto, altrettanto accadrà al ragazzino toscano che si avviluppa in sterili accuse di responsabilità regionali, mentre la gente, ormai disperata, aspetta soluzioni.

Disse  un operaio edile: “..a direttori ‘e lavoro siamo al completo, qua ci vole chi fatica…”

Stativi buoni.

Roy