Alberto Sordi in un Americano a Roma
Avrà sempre sognato di parlare in inglese davanti ad un pubblico osannante, e senza pudore e rispetto per il governo di un Paese che rappresenta, continua a mietere grandi risultati cabarettistici.
Ieri a Roma, come aveva fatto quell'altro campione d'arroganza che ora lo contrasta, Massimo D'Alema, all'Harward World Model United Nations all'Onu, davanti a 2500 studenti provenienti da ogni parte del mondo, il paperino di casa nostra, ha sciorinato il suo fantastico "Maichelangelo" destando ormai solo tristezza.
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Un volgare individuo che solo una sinistra spudorata, vogliosa di asseverare ogni sproposito tenuto a bada per fin troppo tempo, continua a gettare fango all'impazzata su un'Italia ormai cenerentola del mondo.
Il carattere debole e complessato dei nostri rappresentanti si scontra con quello risoluto e determinatamente orgoglioso dei propri natali di Frau Merkel che parla il suo tedesco senza alcuna remora in ogni occasione, rendendo ridicolo Mario Draghi che volendo fare il grande con il suo stentato inglese, si mostra in realtà vittima un complesso d'inferiorità difficilmente confessabile.
I fasti dei nostri avi purtoppo sono stati annullati in un battibaleno da qualche generazione di poveretti che si è succeduta sugli scranni parlamentari: e la colpa certo non è loro, ma di chi li ha messi là.
Stativi buoni.
Roy