Il cantante s'è arrogato il diritto di stabilire la verità,
semplicemente cavalcando l'onda modaiola che vede l'omosessualità e quanto ne
derivi, sulla cresta, l'etero in fondo al mare.
La vergogna è proprio questa: non saper difendere le posizioni per
viltà, quella che quando ci si vede in minoranza, non consente all'individuo
senza palle, di gridare la sua verità.
Ed allora dobbiamo subire l'aggressione, subito condivisa, di chi
ritenga la propria condizione strana, un valore aggiunto, stabilendo che tutto
quanto non sia condiviso, sia solo per esseri sottosviluppati, "bigotti e
sciocchi" come ha voluto diagnosticare il "filosofo" d'oltre
Manica, al povero sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro.
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Quest'individuo "disprezzabile", s'è permesso di bandire
dalle scuole del suo territorio i libri sui "gender" cioè,
quelli che parlano di famiglie formate da genitori dello stesso sesso.
Che volgarità, come s'è permesso, non sa che i giovani devono
essere allenati all'omosessualità, perché un giorno capiscano e scelgano di
diventarlo...?
Non so se essere omosessuali sia una condizione psicologica,
una devianza, o una naturale diversità, fatto sta che inculcare a bambini varie
possibilità d’espressione sessuale, o che la famiglia possa essere formata da
persone dello stesso sesso, non sia esattamente l’esigenza di tanti italiani
che credono nella tradizione naturale delle cose.
Ah, certo, punti di vista, gli omosessuali non sono d’accordo, loro
vorrebbero un mondo che fosse la propria fotocopia, che i figli nascessero
dalle provette o affittati attraverso un mercimonio di uteri, venduti al più
bravo offerente.
Beh, confesso, mi vergogno, ma io vorrei il mondo che stiamo
cambiando impercettibilmente, passo dopo passo, quello dove mamma, dopo avermi
messo al mondo con papà, mi hanno cresciuto ed indottrinato, con principi non
al passo con quelli di Elton John, certamente all’avanguardia, ma vi prego,
concedetemi il sogno.
E vorrei, signori cari, che anche le mie “folli” attese fossero
rispettate, come si pretende per quelle oggi di moda, senza i facili epiteti
che mostrano chiaramente, da che parte stia l’omofobia…!
Stativi buoni.
Roy