Mons. Nunzio Galantino |
Il Papa, i Cardinali, i Vescovi, tutti
bruciano del sacro fuoco dell’accoglienza e del rispetto del fratello, come
Cristo ci ha insegnato.
Sono d’accordo, ma la regola dell’armiamoci
e andate, non mi convince: l’intervento, poi, di Mons. Galantino, potrebbe
essere girato al Vaticano, che non mi pare s’impegni allo stremo in
accoglienza.
Il problema dei profughi, che poi non è
detto lo siano tutti, non può essere risolto sic et simpliciter: un miliardo e
passa di africani non lo possiamo accogliere, faremmo la fine dei conigli
espulsi dalla tana dai topi.
Questi signori non hanno l’umiltà dei
nostri padri emigranti.
Quando arrivavano in America o in Germania,
si facevano piccoli piccoli, e se non trovavano un lavoro erano immediatamente espulsi,
e cosa importante, nessuno gli forniva
alloggio, vestiario, soldi e cellulare…!
Oggi siamo ai paradossi, dopo che ci
siamo svenati per salvarli, trattarli come non si fa con gli italiani (!), ci
sbattono in faccia i piatti che non trovano il loro gusto, si lamentano dei
soldi troppo pochi dal loro punto di vista, stuprano le donne e picchiano le Forze
dell’Ordine.
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Galantino accusa Matteo Salvini, però
non impone ai parroci ed ai Vescovi sul territorio nazionale, che godono di
residenze estremamente estese, di rispettare i dettami evangelici: troppi
parroci predicano bene e razzolano male, viaggiano in Audi o Mercedes, spendono
e spandono alla grande, si fittano i beni della Chiesa e lucrano con qualsiasi
servizio dovuto, ma sempre ben remunerato.
Di accoglienza ne ho vista ben poca, di
neri nelle Chiese che servono ed aiutano neanche, e tantomeno troviamo poveri
che beneficino dei beni che la Chiesa ha
avuto in dono.
Forse Papa Francesco dovrebbe parlare
con la base, evitando i “graduati”, che come abbiamo ampiamente sperimentato,
per la maggior parte sono la quintessenza dell’arrivismo sfrenato, altro che
accoglienza…
Stativi buoni.
Roy