Ognuno rispetta il proprio copione, ma tutto è finto: i bilanci di Monti, Laura Boldrini finge di ridursi lo stipendio e tante altre buone intenzioni, intanto quadruplica l'ufficio stampa e assume trombati e figli PD.
Napolitano assicura di non volersi candidare invece è già daccordo con gli americani, Berlusconi, Monti e le cancellerie internazionali.
Prodi tenta le sue carte quirinalesche, così Amato e Violante;
i saggi che non si sentono tali, irrobustiscono una schiera in parlamento che fintamente tutti vogliono ridurre drasticamente;
Bossi e Maroni che si sperticavano in dichiarazioni nobili di servizio, si combattono all'ultimo sangue solo per sete di potere.
Ingroia, dall'alto del suo senso 'civico' o meglio 'penale', dopo la batosta elettorale, non demorde, dimostrando l'indole arrivista che spietatamente lo spingeva in inchieste di facciata che servissero all'immagine: Rudy, impostatamente ghediniana, dimostrava d'aver studiato attentamente la parte, ovviamente, ben foraggiata.
In tutto questa virtualità delle intenzioni, ecco che rispunta il bluff per eccellenza: Matteo Renzi.
Mai nessuno, tanto incapace ed idiota, ha ottenuto più consensi da un popolo di tenaci imbecilli, quali gli uomini della sinistra italiana.
Lo dimostra andando indietro con la memoria, come si attenessero alle indicazioni di partito con la scelta di Antonio Di Pietro candidato dagli allora Ds.
Il signorino Matteo, che non lavora mai perchè impegnato a promuoversi sul territorio, se lo trovassero nel sotterraneo di una banca mentre pratica il fatidico buco per arrivare alla cassaforte, direbbero che era là perchè aveva sentito dei rumori....!
Evidentemente deve andare così: Violante, Prodi, Amato, Marini e qualche altro nome sono quelli che puntualmente, negli anni, rispondono all'identikit del Capo di Stato, o del Primo Ministro;
...tra 60 mln. di italiani non esiste più nessuno, sia esso un uomo di cultura, un artista, un filosofo, un fisico...o un marziano, interessante per ricoprire i ruoli che, invece, devono essere appannaggio dei soliti noti, legati a ruoli di intrecci inestricabili che non possono puzzare di naftalina per troppo tempo.
Stativi buoni.
Roy