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La serata di fine anno,
condotta da Flavio Insinna e Nino Frassica su
Rai 1, all’insegna della
più turpe e ipocrita vicinanza ai morti del traghetto incendiato: mentre si
richiedeva il solito applauso idiota del pubblico, pronto a sbattere le mani per
qualsiasi cosa, appena si accende la lucetta rossa, il buon Insinna si
rabbuiava in viso per entrare nel ruolo da attore consumato…
Uno, due e tre, ed ecco
la magia: bando alla tristezza, signori lo spettacolo continua;
altro ebete
applauso, i morti sono resuscitati e tutto come prima…?
Non è un episodio sporadico
questo, gli italiani da servi sciocchi quali sono, si bevono anche le stronzate del
parolaio magico fiorentino.
Votano Pd perché qualcuno
ha ricevuto un bonus, promesso di € 80 che poi è diventato
€ 23 fino ad un massimo
di € 54, o perfino € zero, perché le aziende in
crisi non hanno potuto elargirlo: parimenti se ne impipano di morti e feriti, pensando al biglietto pagato ed al
diritto al divertimento, altro che solidarietà…!
Quando diventeremo
finalmente, un popolo vero, che ragioni e valuti, non sia solo lo squisito
strumento che chiunque possa utilizzare al minimo prezzo di una comparsata in
Tv o con le finte promesse di un bulletto impreparato?
Stativi buoni.
Roy