venerdì 28 novembre 2014

Un libro è per sempre...


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Roberto Cotroneo
Leggere su Kindle? Non è un'avventura, è solo un episodio, ma non un cammino personale. 
E questo dovrebbe proccupare perchè può farci diventare tutti più poveri d'idee. (...)

(...) Il possesso di un libro e il feticismo del libro non hanno a che fare direttamente con la cultura e la conoscenza, ma con il rapporto che possiamo avere con un'opera d'arte, con un bell'oggetto.

Siamo finiti  immancabilmente nelle spire della "riforma" ad ogni costo, perchè fa moda e l'immobilismo è peccato. 

Potrei anche essere daccordo in parte, riferendomi al restare fermi al palo, ma la smania del cambiamento ad ogni costo, il più delle volte conduce per strade o vicoli bui, che poi inevitabilmente, richiedono veloci retromarce sempre nascoste.

Non ripeto la banalità del proverbio su "chi lascia la via vecchia...", però attestarsi esclusivamente sulla finanza perchè qualcosa funzioni, è aberrante!

Amazon, la multinazionale che distribuisce di tutto al mondo anche a costo di terribili orari di lavoro che hanno condotto più di un suo impiegato al suicidio, pubblicizza un abbonamento di € 9.90 mensili per leggere gratuitamente anche dieci e-book scaricabili su internet,  che poi dovranno essere restituiti.

Ovviamente  la restituzione del file è qualcosa di virtuale, perchè è immateriale. 

L'odore delle pagine, l'oggetto che giri fra le mani e godi nella palpazione, non esiste.

Tutto questo è inutilmente vacuo, perchè non c'è esigenza nel sentire le cose e viverle, basta leggere e restituire: costa meno, è veloce ed immediato, è al passo con i tempi del cambiamento, quelli delle "riforme"...!

Matteo Renzi ci subissa quotidianamente di   racconti  che colpiscano l'immaginario con le sue idee di riforma, quella che cambia le cose ma non convince, quella buona a prescindere, secondo lui;

pericolosa ed inutile se non risponde a canoni migliorativi chiari e definiti, a mio avviso.

Scambiarci pareri attraverso i "social" è ottimo , se pensiamo al numero di persone che riusciamo a raggiungere;

comprendere, però,  la fatuità di un rapporto epistolare che non ha calore umano, ridimensiona il traguardo per la solitudo a volte incontenibile.

Il libro, quello vero con i sui colori , la sua presenza, i suoi sospiri che ci chiamano e ci legano, è qualcosa di vivo che ci fa compagnia permettendoci di leggere e rileggere, di tenerlo stretto fra le bracia mentre c'immergiamo nel sogno che apre davanti a noi e che guardandolo mentre lo riponiamo, ci convince di avere un amico che non potrà mai tradirci.

E la libreria che ci accoglie e ci corteggia potrebbe non aiutarci più ad essere innamorati del pensiero che si traduce in una spiegazione della lettura di pochi passi, o del confronto fra immagini che uno scritto ha dipinto ed una carta espressa nella sua peculiarità ha assorbito, regalando una favola inenarrabile alla nostra fantasia, alla nostra anima.

Stativi buoni.

Roy