Il Codacons fa ricorso alla Fmi per sanzionare Marquez e Lorenzo per comportamento antisportivo.
La velocità con cui la direzione di gara ha comminato a Valentino Rossi quella sorta di squalifica, imponendogli di partire ultimo al Gran Premio di Valencia, la corsa che deciderà il vincitore del campionato Moto Gp 2015, ha qualcosa di diabolico, un non so che di malefico, atto a determinare l'uscita dai giochi del più grande pilota di moto d'ogni tempo.
Il passaggio del testimone dall'italianissimo Giacomo Agostini che ne ha vinti 15 di mondiali, all'italianissimo Valentino Rossi che ne vincerebbe 10, crea parecchi mal di pancia, e forse, avere uno specchio di fronte, qual è Valentino, che ricordi agli altri che significhi la parola Campione, nella sua essenza di carattere, personalità, concentrazione e squisita espressione tecnica, oltre al fatto di trovarsi di fronte ad un uomo serio e di valori, mai sbruffone, susciti quell'odio profondo che Marquez e Lorenzo stanno dimostrando.
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Questi due bastardini, e sì che vivono pericolosamente la propria esistenza, avrebbero dovuto crescere in modo diverso, avrebbero dovuto imparare e godere della fortuna di correre con una leggenda dalla quale attingere insegnamenti ineguagliabili, ed invece no, come diceva Confucio, distruggere chi è più bravo è il metodo dei pusillanimi d'esaltarsi.
Gli spagnoli, salvando la pace di qualcuno, vorrebbero fare terra bruciata intorno al campione di Tavullia, si sono accordati in un patto scellerato (l'acredine di Lorenzo contro Valentino in difesa di Marquez, la dice lunga) per contrastare il campione, ma la sorte e la genialità di Valentino, l'avranno vinta, e forse anche l'amore e la riconoscenza dei veri piloti che corrono il mondiale, saranno un valore aggiunto che nessun Marquez o Lorenzo riusciranno a scalfire.
Stativi buoni.
Roy