Matteo Renzi, capo di un governo
approvato da un Parlamento dichiarato incostituzionale dalla Corte deputata
alla valutazione.
L’illegittimità non è un caso, ma la terza
reiterazione, che come dice il proverbio, errare
humanum est, perseverare diabolicum: fottersene delle regole e della legge,
sembra la prerogativa del legislatore.
Attendersi qualcosa di buono da un
personaggio come il fiorentino, inventato per lo scopo, diventa una mera
utopia, oltre ad una fantasia per sognatori;
nel programma che presentò per diventare segretario Pd, non c'era menzione dello statuto dei lavoratori, ma forse aveva aggiunto uno "state sereni" piccolo piccolo...
La tristezza però, sta nel fatto che gli
italiani, nonostante siano stati estromessi dalla funzione democratica,
continuino a manifestare quella coscienza servile che ci ha contraddistinti
nella storia.
Ancora c’è chi si dice contento della
scelta fatta da altri al suo posto: almeno fa qualcosa, dice qualcuno.
Che volete importi aver cancellato battaglie sindacali epiche per rendere l’operaio meno schiavo, o
accorgersi che le cosiddette “tutele crescenti” sono una presa per il culo che proteggono
solo i forti a discapito di chi resta ancora di più incudine.
Guardare e non vedere;
due signori, uno capitalista e l’altro
democristiano, s’incontrano segretamente e pattuiscono: che cosa?
Ognuno, i media, dice la sua, ma scontrarsi con riunioni all’insegna dell’opacità, alla faccia
di tante belle parole sulla trasparenza, non fa effetto all’italiano.
Un po’ come anni fa, nessuno osava
opporsi all’anatocismo bancario, ai tassi usurari, agli estratti conto inviati dall’Enel o qualunque Ente pubblico.
Pensavamo: sicuramente sono giusti, chi sono
io per oppormi, possono mai sbagliare loro…?
Poi qualcuno s’inventò le associazioni a tutela dei consumatori, e tanto incominciò
a cambiare: vuoi vedere che ce ne dobbiamo inventare una che ci tuteli da chi
dovrebbe difenderci…?
Stativi buoni.