sabato 7 maggio 2016

Possiamo indossare il cappello che hanno scelto per noi, ed incamminarci per una strada non nostra...

Sadiq Khan, sindaco di Londra
Finalmente gli adoratori dell’Islam sono stati serviti: il nuovo che avanza, la civiltà,  ha benedetto Londra con il suo sindaco musulmano.

Ora la sinistra italiana ha avuto la prova del nove che la strategia intrapresa ad oltranza di accoglienza, senza alcun controllo e alla rinfusa, sia quella giusta: Sadiq Khan, l’avvocato pakistano trapiantato in Gran Bretagna, ovviamente laburista e contrario (?) al radicalismo religioso, è diventato il primo sindaco islamico della City, mentre in Scozia il suo partito cade verticalmente.

Chi l’avrà votato questo signore se non una propaggine  musulmana di ex clandestini, condizione sociale ormai cancellata dalla sinistra italiana, che nel tempo abbiano guadagnato i diritti necessari al voto?

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Pertanto il Papa che continua a predicare bene ma a razzolare una chiavica, visto che né le parrocchie né il Vaticano alloggiano nessun extracomunitario, se non in casi sporadici, ed i partiti della sinistra, possono dormire tranquilli: l’elettorato potenziale cresce alla grande, alla faccia di qualsiasi pericolo per i cittadini, che a parte l’Isis è insito nella religione islamica assolutamente autonoma e in contraddizione con lo stile di vita occidentale.

Tutti contenti, quindi, e chiunque fiati al contrario, è una bestia incivile che non merita di stare al mondo: basta una sfilata mano nella mano, un grido comune da scrivere sulle magliette e sui socials, ed ogni cosa va  a posto.

Stativi buoni.

Roy