A parte la figuraccia di un premier che evita il confronto pubblico con un blasonato politologo del No e di un servizio pubblico che lascia al potere politico decidere dove, come e quando regalarci le sue apparizioni, l' episodio del professor Pasquino, prima invitato e poi gentilmente liberato dall' impegno, è segno di un crescente nervosismo del premier.
Uno stato d' animo che ieri certo non avrà tratto giovamento dalla notizia dell' assoluzione di Ignazio Marino da ogni accusa.
Una bella botta per il presidente -segretario, che fino a sera non aveva commentato il riscatto dell' ex sindaco.
Incontrare Marco Travaglio o
Zagrebelsky a La7, e lasciare una
ragazzotta di
campagna qual è
Maria Elena
Boschi, alla
mercè di
un volpone come
Matteo Salvini,
non è stata certo una mossa
strategica intelligente.
Continui a farsi rappresentare da
Alberico Giostra di Radio Rai 1,
quel venditore di fumetti che
quando presenta la rassegna
stampa, bolla le notizie contrarie al
governo come se le avessero
scritte degli squilibrati.
www.ilbollettinoirpino.blogspot.it
O quello che gli riesce meglio:
bonus e mance elettorali alla
stregua della migliore tradizione
Dc.
Lasci perdere i numeri a lotto sul
Def, le assunzioni o il Pil facilmente
sgamabili dall'Istat, la Banca
D'Italia o la Corte dei Conti.
A lui, si sa, piace
vincere facile, e
quando c'è da
confrontarsi con
chi contesti le
sue puttanate,
beh,
allora, la classe inesistente fa
acqua.
Stativi buoni.
Roy