Il
povero Papa Francesco dove si gira e si volta, trova miserie e vergogne, siano
essi preti, vescovi e cardinali;
anche le
suore fanno la loro figura, modestamente, e suor Marcella sfruttava il senatore
Azzollini al meglio, facendosi nominare commissari alla Casa di Cura di assoluta
fiducia, perché non entrassero nella gestione allegra delle consacrate.
Forse c’è
un disegno Divino in questo schifoso andazzo sociale, è così esagerato il graffito
criminogeno che ci circonda, che mi pare di vivere un incubo senza risveglio.
Coperative,
extracomunitari lasciati a se stessi nelle stazioni, liberi di infettare e
delinquere, senatori e governatori sotto la lente delle Procure, omicidi
familiari, Isis, macete che amputano braccia a capostazioni, sindaci imbecilli
pieni di se…: un film dell’orrore dove noi siamo spettatori e vittime, che non
finisce mai, con pause sempre più ridotte.
Stativi
buoni.
Roy