Un amico di nome Dario Fo sarebbe un regalo per ogni esistenza. Avrei imparato a godere ogni istante della mia vita, e per un uomo di 60 anni, con la meraviglia negli occhi della scoperta, simile ad un ragazzo con lo sguardo al nuovo, ma attento al vero, è come iniziare . Avere la fortuna di apprendere continuamente, non l’effimero, non la falsità di un sistema che produce spazzatura morale, lessicale, di immagine, ma la bellezza, quella dell’arte, sconfinare con l’anima nell’intimo di una lettura intelligente o nel tratto delicato di un pennello che magicamente incida lettere di spiritualità, senza lo stupido consenso dell’applauso continuo e fastidioso di platee vogliose dell’apparire, del sentirsi protagonista senza averne mai avuto le ragioni, mi dona pace. Dario Fo, Nobel per il teatro, augusta personalità della cultura mondiale, ad 86 anni suonati, incanta e ammalia, rende felice chi lo ascolta, seduce per l’eclettismo di una filosofia vitale che un grande riesce a conciliare. Quante capacità in quest’uomo di raro talento: semplice, ironico, allegro, saggio, umano. Vorrei poter donare il mio entusiasmo ai miei figli ed alle persone che amo, per renderli forti negli approcci, sicuri nelle scelte, pronti alla gratuità, ma sarebbe bello poter ringraziare con un abbraccio vero chiunque impegni il proprio talento, e doni per il piacere di uno sguardo di felicità. Vorrei incontrare solo uomini come il maestro Fo, sono stanco di peggiorare la mia vita con frequentazioni fatue.
Stativi buoni.
Roy