giovedì 31 luglio 2014

Mare nostrum, sinonimo di Ebola...

 Ebola, è allarme in Uk. Il governo Cameron convoca riunione: “È una minaccia”
Mare nostrum potrebbe diventare la nostra tomba: se dovesse entrare anche in Italia il virus Ebola, impossibile da combattere, ci troveremmo come ai tempi della peste che per duemila anni ha determinato morte e distruzione, capace di cambiare per sempre anche assetti geo politici.

La genialità elettorale inventata dal finto buonismo della sinistra e dei suoi servitori ex destra, senza alcun piano organico e programma di sviluppo futuro, ha fatto sì che anche in virtù dell’abolizione della condizione di clandestino, unico Stato al mondo, ci fosse un assalto alla diligenza improponibile.

Trasferire un continente abitato da oltre un miliardo di persone, in una penisola con circa 60 milioni di italiani, ha del paradossale che solo uno Stato infelicemente governato da anni, poteva agevolare, mentre fornire le spese che subiamo, trasformandole in investimenti nei luoghi di partenza, generando lavoro alle aziende italiane, quindi diminuendo la disoccupazione che sta per far sparire un pezzo dello stivale, è un progetto troppo gravoso per le piccole menti governative.

L’unità d’Italia tanto avversata dalle teste vuote leghiste, ed asseverata dal delinquente di Arcore, la sta minando il Pil al -13,50% e la disoccupazione generata anche dalla scomparsa in questi anni del 50% dell’imprenditoria sudista.

Intanto si continua ad accogliere gente di varia estrazione che se non troverà lavoro, dovrà delinquere, mentre noi ci preoccupiamo della Tav, dell’Expo, del Senato e delle nomine: se poi ci porteranno anche la distruzione sanitaria, bene, significherà, che Renzi ed Angelino il cretino, avranno fatto tombola, mentre gli italiani cercheranno di capire come mai non hanno gli 80 euro promessi…

Stativi buoni.


Roy