venerdì 14 agosto 2015

Possiamo liberarci, una buona volta, del giovane Renzi...?

Sinistra, destra, centro, non significa assolutamente nulla: conta solo l’idea, l’ideale è battuto perché resta solo un legame irreale con condizioni non più contingenti.

Se si dovessero ripresentare, invece, nulla quaestio, senza remore o dogmi intransigenti: osservare, valutare, agire…!

Jeremy Bernard Corbyn, il laburista inglese, si è guardato intorno, ha metabolizzato e realizzato: non si vive d’austerità, la monarchia è obsoleta ed oltretutto spesso immorale per i comportamenti e gli sprechi ingiustificati.

Il salario minimo, o il reddito di cittadinanza, è la risposta alla domanda che alcuni idioti come il nostro primo ministro ignorano, dimostrando oltretutto di non conoscere gli articoli della Costituzione, tirata in ballo ad orologeria, da questo Pd da operetta, a proprio uso e consumo.

Art. 38 della Costituzione Italiana:

Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all’assistenza sociale.

I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria.

Gli inabili ed i minorati hanno diritto all’educazione e all’avviamento professionale.
Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituti predisposti o integrati dallo Stato.

L’assistenza privata è libera.

E’ uno dei primi articoli, per la sua pregnanza: in uno Stato in cui governano banche e finanza, è difficile far pagare quelli che hanno i soldi.


Infatti, non solo evadono, ma pretendono che i servizi si debbano garantire con le tasse dei meno abbienti.
 
Sembrerebbe una favola, ma è così.

Si tende ad uniformarsi ai miliardari americani che pagano pochissimo, o quelli francesi che per contribuire fattivamente alle esigenze del Paese, quando sentono, in pochi casi, la coscienza che fa i capricci, devono acquistare pagine dei quotidiani per chiedere di farlo…!

Tassare rendite e patrimoni, da noi è una bestemmia, come parlare di blocco dell’immigrazione alle coperative “umanitarie” del Vaticano: è il loro lavoro, prendono contributi che spendono in minima parte, non fanno rendiconti, si avvalgono di ragazzi volontari che non pagano, e se pure, pochissimo, passano per inconfutabili salvatori d’anime e di corpi, mentre si fanno la propria rendita alle spalle di poveri stupidi che ci credono…!

 www.ilbollettinoirpino.blogspot.it

Il Segretario di Stato Vaticano, mons. Parolin, s’è incazzato, non poco, per l’acredine dimostrata da Nunzio Galantino, altro Segretario, ma della Conferenza Episcopale: come il bambino scippato del suo giocattolo preferito, “Nunzio” nostro,  s’è scagliato come una furia per difendere “il portafogli”…!

Fortunatamente…, abbiamo un governo “importante” che risponde immediatamente ai problemi con le stronzate (il Parlamento non è il passacarte…, un abbraccio ai gufi…, faremo da soli…, abbiamo salvato l’Italia…): alla Festa dell’Unità invece di parlare dei problemi che gli italiani soffrono quotidianamente, si è soffermato sul… Senato…!


Un bambino che recita il “personaggio”: uhè, sveglia, siamo con l’acqua alla gola, il Pil è aumentato dello…0.2(?), in Grecia dello 0.8(!), la gente muore d’inedia e disperazione, le aziende soffrono, il Job Act (?), cioè la legge sul lavoro, ha drogato le assunzioni, mere riconversioni, che godono di un’agevolazione fiscale e dell’abolizione dell’art. 18.

Praticamente, Renzi ha reso  precario chiunque: finito il privilegio, finito il lavoro indeterminato.

Stativi buoni.

Roy