lunedì 16 febbraio 2015

I "grandi" ci hanno condotti nel baratro...


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I nostri “scienziati” europei, Francia in primis, aggredirono immediatamente Gheddafi per fottergli i pozzi petroliferi; il buon Silvio che qualche mese prima, era agosto 2010, gli aveva baciato l’anello in eurovisione a Roma, fornì le basi aeree per bombardare, in linea con la nostra tradizione di traditori.

Ovviamente la “moda” era quella d’approfittarsi dell’Africa che dopo la defenestrazione di Hosni Mubarak, era a portata di bomba: partì la “primavera araba”, e tutti se ne riempirono la bocca.

Gheddafi fu trucidato nell’ottobre del 2011 dai sobillati, e il Presidente francese Sarkozy godè di una grande vittoria sul nulla, ma gli doveva servire ad alzare i sondaggi che lo vedevano perdente.

Il disastro voluto da un grande Paese europeo qual è la patria di Voltaire, secondo le logiche a cui vorrebbero abituarci, è la verità, chi contesta è terrorista…!

Dopo 4 anni abbiamo la guerra in casa, i nostri malandati politici al governo (guardate Angelino Alfano, il verme che esce dalla mela) non sanno che pesci prendere.

Settant’anni di abitudine alla viltà, quella perpetrata durante la guerra e l’altra consumata spacciandola per voglia di pace e democrazia, ci hanno condotti ad un passo dal baratro: nessuno ancora, capisce che il momento è seriamente compromesso, ed un idiota in calzoni corti della provincia di Firenze, abituato a fare il bulletto con cariatidi e nanetti della politica, volete che ci salvi dalla Jihad?

Questi “esercitano il massimo sforzo” come recita la parola araba, sono abituati alla sofferenza ed a combattere, non temono la morte, e sono spietati: tutto quanto non ci è consono, esclusa la ferocia che amiamo praticare con chi non può difendersi…!

Si stanno finanziando con i rapimenti ed i pozzi petroliferi, e noi li agevoliamo in ogni punto: non facciamoci illusioni, senza gli Usa non ne usciamo, siamo disabituati alla sofferenza, ed il pugile che teme, perde.

Stativi buoni.


Roy